«Concorrenza scorretta», Jesolo manda via Bibione
JESOLO. Un incidente diplomatico in ambito turistico. Il furgone con i loghi della città di Bibione si è infilato venerdì pomeriggio nel villaggio di piazza Mazzini dedicato alla Moonlight Marathon. Evento sportivo e per appassionati che scandisce l'inizio della bella stagione al lido.
Qualche cittadino jesolano dallo scatto veloce ha subito fatto girare la foto sui social network per evidenziare la strana presenza sgradita del “nemico”. Che affronto, roba da repubbliche marinare in lotta tra di loro.
La curiosità è giunta all'orecchio dell'assessore al turismo, Daniela Donadello, che ha subito chiesto spiegazioni e ha l’allontamento del furgone. «Ci siamo informati», ha poi spiegato l'assessore al turismo, «e quando abbiamo saputo che pubblicizzavano sì la loro maratona a settembre, ma anche la località di Bibione ai turisti attraverso il loro consorzio, abbiamo disposto che se ne andassero perché non ci è parso corretto».
Da Bibione, il sindaco Pasqualino Codognotto, appare perplesso. «Non credo fosse un gesto scorretto», dice il primo cittadino stupito, «il consorzio non si è mai comportato male in questo senso e non ritengo lo abbia fatto neppure questa volta. Certo se anche è arrivato al lido di Jesolo è stato per una normale attività di promozione che non voleva approfittare di nessuno».
In effetti, da tempo si parla ormai di costa veneziana, di interscambiabilità delle località turistiche, ognuna con le sue peculiarità. La Pineta, piuttosto che la ristorazione, la vita notturna o le valli, i giochi in spiaggia e mille altre offerte. Ogni spiaggia ha perfezionato la sua. Ma, in tempi di crisi, guai a sfidare gli operatori del turismo che vedono ancora alberghi, camping, negozi e ristoranti vuoti.
«La foto del furgone con la scritta Bibione posteggiato in piazza Mazzini ha fatto il giro della rete», dice Walter Luvisotto, titolare della pensione Villa Roberta in piazza Trento e uno dei soci più battaglieri dell'Ascom, «perché era per lo meno curiosa. Ma come? Siamo a Jesolo, nel bel mezzo di una manifestazione organizzata per rilanciare ancora una volta la nostra città balneare e viene qui un'altra località a presentare le sue offerte? Va bene la concorrenza e sana competizione, ma non fino a questo punto, perché è anche questione di stile. E poi», aggiunge incuiriosito, «in questi giorni, arrivano anche altri giovani pierre o presunti tali che distribuiscono in città materiale informativo di altri parchi acquatici, come quello di Caorle. Anche questo non lo troviamo opportuno».
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