Concorrenza ai dentisti low cost la sfida dell’ospedale di San Donà

L’Asl 10 rilancia il servizio di Odontoiatria grazie ad una convenzione con l’Università di Padova Liste d’attesa azzerate, gli interventi di implantologia costeranno il 20% in meno rispetto al mercato

L’Asl 10 rilancia con l’università di Padova il servizio di Odontoiatria all’ospedale di San Donà che sarà il punto di riferimento centrale per tutta l’Azienda sanitaria del Veneto Orientale. La crisi attanaglia le famiglie e il dentista è sempre più proibitivo. L’unità di Odontostomatologia potrà contare su nuovo e qualificato personale: quattro studenti del corso di laurea in Igiene dentale e due del corso di laurea in Odontoiatria e Protesi dentaria dell’Università di Padova, sulla base di una convenzione stipulata con il professor Edoardo Stellini, direttore della clinica odontoiatrica dell’Università di Padova.

Alla presentazione di ieri in piazza De Gasperi sono arrivati anche gli studenti dell’Università di Padova, impiegati nelle strutture dell’Asl 10, e il coordinatore della branca odontoiatrica (specialisti ambulatoriali interni), dottor Stefano Dalla Venezia. Saranno abbattute anche le liste d’attesa già diminuite sensibilmente rispetto al passato, azzerate in caso di urgenza. «Abbiamo registrato un incremento di richieste di prestazioni odontoiatriche che sfiora il 40%», ha detto il direttore generale Carlo Bramezza, «sia per lo stato di crisi che ha accentuato il riscorso al Servizio sanitario nazionale, sia perché stanno aumentando i pazienti vulnerabili, ossia oncologici, cardiopatici, disabili collaborativi, psichiatrici, dializzati, ai quali l’odontostomatologia fornisce cure mediante percorsi protetti. Un’azienda pubblica ha il dovere di dare una risposta alle persone deboli ed è così che abbiamo pensato alla convenzione con l’Università di Padova».

Le urgenze saranno dunque convenzionate, mentre per interventi di implantologia i costi saranno calmierati, fino al 20 per cento in meno rispetto a quelli low cost sul mercato. Il direttore dell’unità, il dottor Michele Capuzzo, è entusiasta per gli 11 specialisti e 168 ore settimanali, inclusa l’attività svolta il sabato mattina, per un totale di circa 17 mila prestazioni erogate nel 2014. «Con questa convenzione possiamo implementare l’odontoiatria sul fronte della prevenzione per i soggetti vulnerabili», precisa. «Molto spesso queste persone non si lavano i denti in modo corretto perché nessuno ha mai insegnato loro il metodo giusto, prevenendo così future patologie odontoiatriche. Amplieremo inoltre l’odontoiatria per tutte le persone vulnerabili che devono avere un trattamento particolare, come i pazienti oncologici che assumono bifosfonati».

Entro l’anno il reparto verrà trasferito in locali più ampi sempre all’interno dell’ospedale di San Donà, con un incremento da cinque a nove postazioni. Verrà inoltre introdotta la sedazione cosciente negli interventi chirurgici.

Giovanni Cagnassi

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