Conclusi i lavori alla caserma via le barriere architettoniche

Ieri l’inaugurazione con il sindaco Mestriner, il maggiore Bisogno e gli ultimi comandanti della stazione. L’intervento è costato al Comune 155 mila euro 

SCORZÈ

Non sarà nuova di zecca ma dagli operai è stata rifatta come se nuova lo fosse davvero. E in un mese e mezzo. Chi in questi giorni andrà in caserma dei carabinieri a Scorzè, si troverà davanti a un edificio diverso rispetto a poche settimane fa: spazi e uffici nuovi, più riservatezza da una parte e migliori condizioni di lavoro per la squadra del comandante Michele Trisolini. E dire che di un rinnovo della struttura si è parlato per anni; è vero, in passato erano stati aperti cantieri ma mai come stavolta il Comune ha investito per rifare gran parte degli interni (il progetto è dell’ufficio Lavori pubblici) e creare tre nuovi box per parcheggiare i veicoli. In totale, sono stati spesi 155 mila euro e nella tarda mattina di ieri, per il taglio del nastro, oltre agli esponenti della giunta e del Consiglio locali, sono arrivati anche il comandante della compagnia di Mestre, il maggiore Antonio Bisogno, e i recenti predecessori di Trisolini, Giuseppe Brasson, in pensione da fine 2013, e Felice Matrisciano, ora alla guida della stazione di Mirano. Con loro anche il comandante della polizia locale Mario Gobbo e Ampelio Gomiero, della sezione dei carabinieri in congedo. A benedire i lavori, il parroco di Scorzè, don Massimo Gallina.

«Erano richiesti da tempo», esordisce Bisogno, «ma ora abbiamo una caserma più funzionale e i militari potranno aumentare le loro capacità operative. Sarà un valore aggiunto per tutti». Nello specifico, l’edificio di via Roma è datato 1968, è stato eretto dal Comune, che ne cura pure la manutenzione, e il Ministero della Difesa paga un affitto. Il pianoterra è diverso dal precedente: è stata creata un’area d’attesa per i cittadini, sono stati sistemati gli uffici del comandante e degli altri militari, tra cui quello di servizio, ossia il piantone per il primo ricevimento di chi vi accede. L’ingresso principale è stato sostituito, così come le porte interne, per altro anche allargate, per consentire ai portatori di handicap di potersi muovere. Non solo, sono stati restaurati l’archivio, la cucina, gli infissi, installata l’aria condizionata, e anche al piano superiore è stato migliorato l’alloggio. Nella parte esterna, è stato creato un box prefabbricato per parcheggiare tre macchine.

«Lo sforzo economico è stato rilevante», spiega il sindaco Giovanni Battista Mestriner, «e ora anche Scorzè ha una struttura funzionale e moderna, dopo anni di attesa. Qui l’Arma rappresenta lo Stato e questo luogo è divenuto più dignitoso». La festa è iniziata dopo l’alzabandiera. —



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