Concerto evento di Bosso standing ovation alla Fenice
Il fenomeno Ezio Bosso con la sua bacchetta ha illuminato il palco del Teatro della Fenice, lunedì sera, dando vita a un concerto che di certo farà parlare per molto tempo. Il maestro ha diretto la Filarmonica della Fenice e lo straordinario violinista russo Sergej Krylov con un programma dedicato a Bach (il terzo concerto brandeburghese), Bosso (concerto per violino No.1 "Esoconcerto") e Mendelssohn (sinfonia n. 4 in La maggiore, Op. 90, detta L'italiana). Il risultato è stato un quasi tutto esaurito, 800 spettatori su 900 posti, tre standing ovation, cosa molto rara alla Fenice ed urletti da stadio. Il pubblico è arrivato da tutta Italia ma anche dall'estero. C'erano spettatori abituali della musica classica, addetti ai lavori, come il sovrintendente della Fenice Cristiano Chiarot e l'intera giuria del Premio Venezia ma soprattutto c'era gente che normalmente non si vede nei teatri lirici, richiamati dal direttore-personaggio.
Concerto evento. Bosso, che è diventato un caso mediatico dopo la sua partecipazione al Festival di Sanremo, è la dimostrazione vivente di come la televisione, invece di limitarsi a creare mostri, possa anche dare visibilità a soggetti di indubbia sostanza e con curriculum lunghi e prestigiosi. Era da due anni che la Filarmonica desiderava essere diretta da Bosso; la recente notorietà mediatica ha aiutato a realizzare il progetto che sembrava difficile da realizzare. Alla fine il calore del pubblico al di là delle più rosee previsioni ha ripagato degli sforzi.
Prove aperte. Un evento, che rimane un caso da analizzare, in quanto direttore ha mandato all'aria tutti i protocolli a vantaggio di una maggiore apertura del teatro stesso alla gente. Normalmente il tempio veneziano della musica viene aperto al pubblico solo per la prova generale prima del concerto. Bosso, invece, ha voluto aprire agli spettatori ben cinque prove, e uno studio dedicato ai giovani musicisti. Ben 130 persone hanno partecipato alle prove che per la maggior parte si sono tenute nella sala delle Esposizioni, aperta per la prima volta al pubblico.
Direttore divulgatore. Bosso, oltre ad aver dato la possibilità di seguire la costruzione di un repertorio concertistico, ha parlato ogni volta con il pubblico spiegando le particolarità delle composizioni oggetto delle prove. Lo stesso ha fatto lunedì presentando i tre brani in programma, dimostrando una rara capacità divulgativa che è probabilmente il motivo per cui riesce ad avvicinare alla musica classica anche persone non avvezze. In più Bosso ha un'energia e una passione che trasmette al suo pubblico, suonando, dirigendo e parlando.
L’omaggio alla Fenice. Gli spettatori gli hanno restituito tutto ciò con gli interessi. Il suo viso simpatico e sorridente da eterno ragazzino con il ciuffo ribelle e i suoi occhi neri che si illuminano quando parla di musica lo aiutano a spalancare il cuore degli spettatori che lo adorano. La particolarità del concerto è stato anche che visto l'eterogeneità del programma, dopo ogni brano si cambiava il palco e quindi le spiegazioni di Bosso hanno aiutato ad evitare momenti morti. Il direttore ha detto: «La Fenice è veramente il teatro più bello del mondo e io posso dirlo avendoli girati tutti. Purtroppo c'è una legge che toglie finanze ai teatri ma noi li dobbiamo difendere».
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