Concerto all’aperto per celebrare l’ex campo di volo
MARCON. Il pianista fuori posto suona nell’ex campo di volo di Marcon. Si chiude oggi la tre giorni organizzata dall'associazione Ali su Marcon - che tra i suoi scopi ha proprio il recupero di quello che è forse il gioiello più importante per il suo valore legato al passato recente di tutto il territorio marconese - in collaborazione con i radioamatori. La manifestazione dal nome dell'idioma internazionale che identifica l'ex campo di volo di Marcon II3 MA per i radioamatori, è iniziata venerdì all'auditorium De André con una serata che aveva come protagonisti il comandante Fabio Cassan, il pilota Fausto Bernardini e il presidente dell'Arma Aeronautica di Venezia Giovanni Murgia.
Ieri la giornata clou. Il pianista fuori posto, Paolo Zanarella, ha suonato nell’area dell’ex campo di Volo della Grande Guerra, oggetto di culto per appassionati di aeromodellismo e radioamatori, che rimase aperto dal 1917 al 1918, il tempo necessario per far decollare Gabriele D'Annunzio e Francesco Nicelli e GianninoAncillotto. Il pianista ha trasportato il suo magico piano nella zona dove si trovavano gli hangar, le abitazioni, le lavanderie gli uffici e le prigioni. Un'area molto ampia, esempio raro di archeologia bellica. Dopo aver suonato in mezzo al verde, una puntata anche in piazza Mercato, per la consegna della targa alle scolaresche che hanno partecipato al progetto educativo “Dai un nome all'ex campo di volo” targa riportante il nome simbolico prescelto dai ragazzi “El vecio hangar”.
Oggi alle 9.30 ci sarà una breve commemorazione dei defunti al monumento di piazza IV novembre con la lettura di alcuni brani di lettere dal fronte alla presenza dell'amministrazione. Per tutta la giornata di ieri, altra curiosità, l'attività dei radioamatori che si sono piazzati con un gazebo in centro al paese, non si è mai fermata. All’ora di pranzo il codice dell’evento in corso era stato mandato già a duecento diversi Paesi del mondo. «Quello di Marcon», spiega il sindaco, Andrea Follini, «è forse l’unico campo di volo della Prima guerra mondiale che ha ancora qualche cosa in piedi. Da qui l’importanza di farne rivivere la memoria, anche grazie all’attività di associazioni come Ali su Marcon, presieduta da Antonio Asquino».
«È stata una mattina speciale», dice Arcangelo Varlese presidente del Consiglio comunale, «un pianoforte a coda sul campo dai cui decollò Ancillotto, per rivivere emozioni passate attraverso le note musicali e tornare per un giorno indietro nel tempo».
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