«Con Zappalorto ormai noi non trattiamo più»
Scatta la mobilitazione dei dipendenti comunali e dei sindacati - questa volti compatti, confederali e autonomi - contro i nuovi tagli annunciati alla parte variabile dello stipendio dal commissario straordinario al Comune Vittorio Zappalorto, che culminerà con un nuovo sciopero del personale di Ca’ Farsetti. È la risposta - dura - che è arrivata ieri dalle tre assemblee con i dipendenti indette a Venezia e a Mestre dalle Rsu, le Rappresentanze sindacali unitarie. E la nuova rottura delle trattative sarà annunciata anche oggi in Prefettura nell’incontro per il raffreddamento della vertenza tra Comune sindacati convocato dal prefetto.
«Andremo a dire che rifiutiamo la proposta del commissario», - spiegano il segretario della cgil Funzione pubblica Sergio Chiloiro e quello della Uil Mario Ragno - «che è per noi inaccettabili. Zappalorto propone infatti di ripristinare i progetti, ma solo per il mese di febbraio e mette sul piatto solo un milione di euro, sui 9 attuali, per coprire la retribuzione integrativa dei dipendenti comunali nel 2015. A queste condizioni non ci sediamo neppre al tavolo. Chiediamo che il piano di rientro pluriennale dal deficit sia approvato non dal commissario, che potrà al massimo istruirlo con il Governo, ma dal nuovo sindaco della città, visto che impegnerà l’Amministrazione per più annualità e che all’interno di esso sia prevista anche la conferma della parte variabile degli stipendi dei comunali. Nel frattempo, partiremo con la nostra mobilitazione».
Sulla stessa linea anche Luca Lombardo del sindacato autonomo Diccap: «In questa situazione ci si ricompatta perché siamo tutti giustificati nell'essere arrabbiati: sia chi aveva la speranza di una soluzione, sia chi credeva che quella soluzione non ci sarebbe stata. Siamo tutti sulla stessa barca. Ora l’obiettivo è quello di ottenere dal commissario massima trasparenza verso città e lavoratori sulle cause che ci hanno portato a questa situazione. E chiediamo di sapere chi ha sbagliato e se a sbagliare sono stati i dirigenti è tempo che paghino anche loro, riducendo la forbice di disparità di trattamento con gli altri dipendenti. L’idea è presentare una istanza per convocare un consiglio comunale dedicato a questo tema in cui il commissario risponda ad una serie di domande».
Le tappe della mobilitazione prevedono l’8 assemblea della Polizia municipale in pieno Carnevale, nel giorno del Volo dell’Aquila in piazza San Marco, che dovrebbe interessare personale di Cultura, economato, polizia municipale. Per il 12 febbraio in programma una manifestazione che potrebbe svolgersi a Piazzale Roma con il settore scuola e polizia municipale. L’ultimo atto sarà appunto la proclamazione di una giornata di sciopero. Da parte commissariale, però, non sembrano esserci aperture, in attesa dell’emendamento pro Venezia sul decreto Milleproproroghe che blocchi gli effetti negativi dello sforamento del Patto di stabilità per le retribuzioni dei comunali e soprattutto del parere del Governo sul piano di rientro pluriennale dal deficit.
Sulla questione dei comunali intervengono anche due candidati sindaci del Pd con Nicola Pellicani che chiede la modifica del Patto di stabilità per Venezia tenendo conto della specificità della città e Jacopo Molina che ribadisce che se tagli alle retribuzione dei comunali Zappalorto ha intenzione di operare, cominci dai dirigenti.
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