Con Urban Rise la street art rilancia il Dante

Quartiere Piave, c’è un giallo che non fa paura. Rilanciare l’unico cinema d’essai di Mestre con una azione d’arte: l'intervento di un collettivo di giovani
Foto Agenzia Candussi/Furlan/Via Sernaglia, Mestre / Esterni cinema dante murales finito
Foto Agenzia Candussi/Furlan/Via Sernaglia, Mestre / Esterni cinema dante murales finito

MESTRE. Rilanciare l’unico cinema d’essai di Mestre con una azione d’arte. Il giallo ora colora l’edificio di via Sernaglia e fa risaltare omini, ridanciani e snodati, che giocano sul muro con la scritta “Cultura”.

Chi passa non può restare indifferente. L’arte diventa, così, il mezzo per risvegliare l’attenzione su un luogo da vivere. È uno dei principi della rigenerazione urbana, pratica necessaria per togliere degrado e sonnolenza dal quartiere. Non è il solo esempio: il gruppo Plaza in via Ortigara ha aperto l’ostello “Anda Venice” e ha scelto di colorare la parete sopra l’ingresso con un enorme murales geometrico, richiamato nelle scale interne. L’effetto in via Ortigara, tra le case dei ferrovieri, è di freschezza.

Foto Agenzia Candussi/Scattolin/Via Ortigara, Mestre / Esterni ostello Anda con murales
Foto Agenzia Candussi/Scattolin/Via Ortigara, Mestre / Esterni ostello Anda con murales

La firma sul murales è dell’artista di street art Peeta. In via Sernaglia il disegno è dei torinesi Guerrilla Spam, vincitori del concorso lanciato da “Urban Rise”, collettivo di giovani che lavorano sulla rigenerazione urbana per migliorare Mestre. Azioni d’arte che non passano inosservate, fanno discutere, tolgono grigiore dal quartiere, difficile, della stazione. I giovani di “Urban rise” hanno lanciato il concorso per scegliere il disegno da riprodurre sulla facciata del Dante, hanno trovato gli sponsor che coprono le spese, e hanno anche organizzato quattro lunedì di aperitivi, musica e film aperti ai giovani e alle forme d’arte.


Foto Agenzia Candussi/Furlan/Via Sernaglia, Mestre / Esterni cinema dante murales finito
Foto Agenzia Candussi/Furlan/Via Sernaglia, Mestre / Esterni cinema dante murales finito


Il tutto per risollevare le sorti di un cinema per appassionati, dove si vedono film che nelle grandi multisala manco passano ma che per la riduzione di spettatori rischia di perdere i preziosi fondi europei che sostengono l’ “essai”. I progetti non si fermano qui, dice Francesco Bovolenta di Urban Rise. «Prendiamo un poco di fiato perché questo progetto è stato difficile, sia per ricercare gli sponsor, sia perché noi siamo dei volontari. Altri progetti? Partecipiamo ad un bando del Comune di Venezia, per progetti under 35, per andare ad intervenire nell’area attorno alla sala prove Hybrid music di via Torino, con un intervento artistico e sociale, coinvolgendo anche chi questo piazzale lo vive tutti i giorni non solo perché va al supermercato o alla sala prove. Ovvero i cittadini bengalesi o cinesi, che vivono nei dintorni, e qui si ritrovano», spiega. «L’arte urbana per rigenerare non significa solo dare una mano di colore. Serve un progetto di rilancio degli spazi dove si opera. Noi abbiamo pensato di lavorare nell’area che va da via Torino a via Ca’ Marcello, dalla stazione al Piraghetto perché qui ci sono le criticità maggiori ma abbiamo ricevuto proposte, che stiamo valutando, pure per il centro di Mestre. Dopo l’intervento al Dante, tanti si dicono entusiasti, dagli assessori ai cittadini, ma questi progetti vanno pensati e devono essere sostenibili», precisa Bovolenta, «per realizzarli servono finanziamenti e sponsor». “Urban Rise” muove una decina di giovani che in rete coinvolgono altre professionalità: nel collettivo ci sono i gruppi Etiam, Eticity Venezia (che collabora con i cittadini di via Piave) e Forme Art, le società di design e comunicazione Holic e Like.


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