Con Pavanello è scontro su tutto Semenzato se ne va
Clamoroso epilogo del dibattito tra i candidati a Mirano rottura su compensazioni del Passante, traffico e sicurezza
MIRANO. L’incendio divampa sulla protezione civile. Confronto acceso ma composto fino alla penultima domanda tra Alberto Semenzato e Maria Rosa Pavanello, martedì sera organizzato dalle Acli ai Padri Giuseppini, poi il consigliere regionale si alza e se ne va sbraitando, infastidito, dirà poi, dall’atteggiamento della sindaca. Si risolve così il faccia a faccia tra i due sfidanti al ballottaggio.
Un Semenzato all’attacco, che accusa la sindaca di aver addormentato Mirano, una Pavanello che replica con i dati e rimprovera al leghista di usare slogan senza numeri. Prima del clamoroso epilogo, il confronto si era acceso soprattutto su viabilità e sicurezza. I famosi 19 milioni di euro del Passante, per esempio: «Appena eletti chiederemo la discussione urgente della causa al Tar», annuncia Pavanello, «priorità con quei soldi? La messa in sicurezza di via Cavin di Sala, poi cantieri a Scaltenigo e Vetrego. L’obiettivo è riaprire anche il casello a Roncoduro, altrimenti il traffico di attraversamento non lo togliamo». «La sindaca continua a vendere illusioni», replica Semenzato, «la faccenda dei 19 milioni è stata gestita male, oggi risulta solo la richiesta depositata a Cav di un campo da calcio a Vetrego. Non si capisce cosa c’entri la Regione, che quei soldi non li ha e comunque il Passante a Mirano è un regalo dei sindaci di sinistra».
La bomba scoppia sulle opere: «Semenzato vuole la bretella di via Battisti, lo ha ribadito in questi giorni dopo averlo fatto nel 2008 ed essere stato bocciato dai cittadini», punge Pavanello. «Bugiarda», risponde Semenzato, «ho parlato di collegare viale Venezia con l’area nord, senza mai immaginare di farlo per via Battisti: non vado a portare il traffico dove voglio toglierlo».
La rottura è sulla sicurezza, quando si va a parlare di Unione dei comuni: per Semenzato un flop aver unificato polizia locale e protezione civile e annuncia di volerne uscire: «Abbiamo dato metà dei nostri vigili agli altri», afferma, poi attacca sulla protezione civile, tirando in ballo un’antenna radio installata nella sede, secondo lui non a norma. «Sui vigili si candida sindaco e non sa nemmeno come funziona», ribatte la sindaca. Il clima si surriscalda, scoppia il putiferio, Semenzato si alza e se ne va. «Inaccettabili voli pindarici della sindaca e della sua claque», scriverà poi su Facebook, «dare interpretazioni arbitrarie è la cosa peggiore che chi si candida a governare una città possa fare». «Semenzato è stato nervoso e in difficoltà tutta la sera», replica Pavanello, «ha colto la prima occasione buona per andare via facendo l’offeso».
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia
Video