«Con l’M9 Mestre sarà un bell’anatroccolo»
MESTRE. «Ho cominciato ad apprezzare Mestre fin da ragazzo, quando venivo a visitare Venezia. Da italiano, sono felice per gli sviluppi dell’M9, un grande progetto che rappresenta sicuramente un modello che dà dignità a Mestre. Un brutto anatroccolo che si trasforma in un bell’anatroccolo. Nello stesso giorno, chi va a visitare Palazzo Ducale troverà con M9 una ragione per visitare anche Mestre». L’amarcord di Giuliano Amato, giudice della Corte costituzionale, i festeggiamenti del 25esimo anniversario della Fondazione di Venezia.
L’istituzione veneziana persegue scopi di utilità sociale e di promozione dello sviluppo economico. Tre i settori i principali settori finanziati: istruzione e formazione, ricerca scientifica, arte e attività culturali. L’incontro è stato un’occasione per tirare le somme del primo quarto di secolo di vita della fondazione bancaria. Oltre all’ex presidente del consiglio, all’incontro erano presenti Michele Bugliesi, rettore di Ca’ Foscari, Giuliano Segre, presidente Fondazione Venezia 2000, Gianpietro Brunello, presidente Fondazione di Venezia e il sindaco Luigi Brugnaro.
Dal 1992 al 2017 la Fondazione di Venezia ha investito circa 160 milioni di euro sul territorio: 57,44 milioni (34,5%) per beni e attività culturali; 49,47 milioni (33,8%) per istruzione e formazione; 21,62 milioni (11,7%) per ricerca scientifica; 31,81 milioni (20%) per altri settori. «La Fondazione» ha dichiarato Brunello «vuole essere un motore per lo sviluppo economico di questo territorio e un patrimonio per la collettività. Questo significa avere una ricchezza di professionalità interne ed esterne per costruire progetti che guardano al futuro. La Fondazione vuole attrarre investimenti da riversare sul territorio e sulle comunità attraverso progetti innovativi».
Una presenza sul territorio che va rafforzandosi grazie all’impegno a favore della promozione della cultura. E la dimostrazione arriva proprio dall’M9, l’investimento più costoso della Fondazione con i suoi 110 milioni. «Vogliamo che si trasformi nel cuore dinamico di una nuova Mestre, con un respiro internazionale e un ruolo complementare a Venezia nella città metropolitana».
Il sostegno è arrivato anche dal sindaco: «L’amministrazione è dalla vostra parte, sull’M9 metteremo in piedi insieme un progetto per la viabilità del Museo. Alle nuove generazioni dobbiamo far capire che c’è un progetto di sviluppo e di crescita». Tra le future iniziative della Fondazione di Venezia, il presidente Brunello ha anche annunciato una ricerca sul futuro di Venezia affidata al professor Paolo Costa: al centro dell’indagine, i flussi occupazionali ed abitativi del centro storico e della Città metropolitana. Lo scopo è quello di trovare soluzioni per evitare lo spopolamento del centro storico.
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