Con il presepe di sabbia progetti per tutto il mondo
Jesolo. Ieri l’apertura di “Sand Nativity”, con le offerte saranno realizzati un pozzo artesiano in Mozambico e centri polifunzionali in Colombia e Guinea
LAMANTEA - DINO TOMMASELLA - JESOLO LIDO - INAUGURAZIONE SEND NATIVITY
JESOLO. Parte subito di slancio “Sand Nativity”, che all’inaugurazione alla tensostruttura di piazza Marconi sotto la pioggia riscuote grande partecipazione nella comunità jesolana. Monsignor Lucio della parrocchia di piazza Trieste e il sindaco, Valerio Zoggia, sono entrati nell’esposizione che è diventata uno dei simboli del Natale di Jesolo e del Veneto e che il prossimo anno porterà alcune delle sculture di sabbia nientemeno che in Vaticano. Collegati a “Sand Nativity” ci sono anche numerosi progetti benefici nel mondo.
Il comitato di piazza Marconi di Andrea Tauro ha pensato anche quest’anno alle luminarie. Presente all’inaugurazione, il direttore dell’Ente egiziano del Turismo in Italia, console Emad F. Abdalla, già arrivato per la mostra sull’Egitto che aprirà i battenti il 26 dicembre con tanto di piramide di sabbia dedicata. Dopo “Il Paese di Cioccolato” e “Jesolo Christmas Village”, Jesolo entra davvero nel clima natalizio. Sono stati oltre un milione e 220 mila visitatori in questi 16 anni e oltre 650 mila euro raccolti e devoluti in beneficenza.
“Sand Nativity 2017” nasce attorno al tema “Va’ e anche tu fa’ lo stesso”, proponendo la rappresentazione scenica di alcune parabole ed episodi del Vangelo incentrati sull’amore per il prossimo. Delle nove sculture, sei sono focalizzate sul Buon samaritano, il Figliol prodigo, “Lazzaro e il ricco Epulone” divisa in due parti, “La pecorella smarrita”, “La moltiplicazione dei pani e dei pesci” e una racconta la “Vita quotidiana nell’antica Betlemme”. Altre tre sculture si concentrano sui momenti chiave della venuta del Salvatore, dando forma all’Annunciazione, “I Re Magi” e naturalmente “La nascita di Gesù”. Dieci gli artisti provenienti da Stati Uniti, Canada, Russia, Italia, Portogallo, Olanda, Repubblica Ceca e Lituania guidati dal direttore artistico Richard Varano, sono stati impegnati dal 23 novembre fino al 3 dicembre. Ad assistere i professionisti anche un gruppo di otto studenti del Liceo artistico Gugghenheim di Venezia coordinati dal prof. Marco Lorusso e dalla dottoressa Elena Lana, jesolana “doc”.
Sei progetti verranno sostenuti con le offerte: la realizzazione di un pozzo artesiano a beneficio della popolazione della città di Macomia, in Mozambico; la realizzazione del centro “La Maria” nella metropoli di Cartagena de Indias, in Colombia; realizzazione di una biblioteca annessa al centro polifunzionale Casa Verona nella capitale della Guinea Bissau. La beneficenza coinvolgerà poi Avo(Associazione volontari ospedalieri), Lilt (Lega italiana per la lotta ai tumori). Tra i destinatari della solidarietà Telethon per il sostegno alla ricerca sulle malattie genetiche.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia
Video