Con i volontari del decoro Spinea risparmia

Il lavoro di manutenzione in aree verdi e scuole dei 250 iscritti vale 28 mila euro l’anno
LAZZARINI SPINEA PARCO NUOVE GEMME. k
LAZZARINI SPINEA PARCO NUOVE GEMME. k

SPINEA. Favoriscono la partecipazione alla vita della città e consentono al Comune di risparmiare circa 28 mila euro l’anno. I volontari del decoro, nati per primi a Spinea, ora vengono studiati anche all’estero. Il progetto “Mi prendo cura della mia città” è già copiato da molti comuni italiani, diventando oggetto di studio in un convegno promosso nei giorni scorsi a Klagenfurt, in Austria, dalla Regione. Ne ha parlato la professoressa Ivana Padoan di Ca’ Foscari, che ha acceso così i riflettori internazionali sul progetto attivato ormai da cinque anni a Spinea e diventato esempio accademico di integrazione tra governance locale e sussidiarietà. È stata l’occasione per snocciolare i dati dell’esperienza: a Spinea sono infatti 250 i volontari iscritti al progetto di decoro e piccole manutenzioni in città. Il 39% sono donne, mentre l’età media dei volontari è di 45 anni. Ogni anno il progetto totalizza interventi su circa 102.380 metri quadrati di verde pubblico, per 1.050 ore di prestazioni gratuite con un risparmio per le casse pubbliche di 16.275 euro, calcolato sul costo medio di un operaio comunale, che è di circa 15,50 euro l’ora. Gli interventi di manutenzione scolastica, inoltre, sono stati su un totale di 17.574 metri quadrati di plessi e aree esterne e ha permesso un ulteriore risparmio di spesa di 11.625 euro l’anno. Per quanto riguarda il verde, al parco Nuove Gemme (nella foto), per fare alcuni esempi, sono state pulite e sistemate attrezzature in 50 mila metri quadrati di area pubblica, al parco di via De Filippo 20 mila, al parco delle Stagioni 6.500, in Piazza Cortina 1.900, in Piazza Taormina 1.600. Alla scuola Anna Frank sono stati puliti 8.020 metri quadrati di giardino e orto, alla Goldoni 5.800, alla Marco Polo 5.060 e alla Andersen 3.500. Un successo che va oltre i risparmi di spesa per il Comune, visto che promuove la partecipazione dei cittadini al bene comune, contribuendo a sensibilizzare i residenti alla cura della città e del patrimonio. Un decoro fatto con mano, dunque, non solo preteso. Il format funziona talmente bene da essere diventato oggetto anche di due tesi di laurea, rispettivamente in Scienze della comunicazione e Ingegneria gestionale e sta continuando ad essere esportato in altri comuni: di recente sono stati stabiliti contatti, per esempio, con Noale e Marcon, che potrebbero presto aprire propri gruppi di volontari, mentre nella vicina Mirano i primi “cittadini manutentori” sono entrati in azione questa estate.

Filippo De Gaspari

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