Con i documenti dei fratelli per poter entrare al Casinò

Nei guai due giovani, di cui uno diciassettenne. Sorpresi dalle telecamere Volevano giocare ai tavoli ma senza farsi scoprire dalle rispettive famiglie

Scambio di documenti al Casinò Ca’ Noghera, denunciati per sostituzione di persona. Si tratta di due ragazzi vicentini, di cui uno minorenne che voleva giocare a tutti i costi, ma che essendo minorenne non poteva entrare alla casa da gioco.

Quindi ha usato la patente del fratello, per di più scaduta. Da Vicenza è arrivato il padre a riprenderlo. Fine dei sogni di vincita. Il fatto è avvenuto sabato sera verso le 23. Inizia tutto quando gli addetti alla sicurezza della casa da gioco hanno chiesto l’intervento della polizia in quanto nella fase di ingresso e registrazione due ragazzi si sarebbero scambiati i documenti di identità. Sul posto la centrale operativa ha inviato gli agenti di una volante. I sospetti degli addetti alla sicurezza venivano confermati dall’addetto alla sala monitor il quale, visionando le immagini delle telecamere del circuito di videosorveglianza, si accorgeva dello scambio di documenti e dell’atteggiamento sospetto dei due ragazzi. Anche i poliziotti hanno visionato le immagini. Quando i poliziotti i hanno interrogato i due giovani, questi hanno ammesso di essersi scambiati tra loro i documenti. A quel punto hanno dichiarato le loro generalità. Ma non era finita lì. I due hanno iniziato ad agitarsi sempre di più quando i poliziotti hanno cominciato a fare domande. Gli agenti dopo aver visionato attentamente le due patenti di guida, esibite per la registrazione, si accorgevano che le due persone presenti non corrispondevano per fisionomia alle fotografie sui documenti. Si procedeva quindi alla perquisizione dell’autovettura di grossa cilindrata in disponibilità dei ragazzi, posteggiata all’esterno del Casinò ed intestata ad un’altra persona, nella quale si trovava una tessera sanitaria che riportava il nominativo di una delle due patenti di guida esibite in precedenza. Scattavano ulteriori accertamenti foto dattiloscopici al fine di risalire all’identità dei due giovani, i quali venivano accompagnati in Questura. Una volta arrivati a Santa Chiara, i due ragazzi ammettevano di non essere i rispettivi titolari delle patenti esibite (di cui una scaduta) fornendo le vere generalità: R.U., 23 anni e il 17enne, di Vicenza. Le patenti e la tessera sanitaria mostrate, non erano che i documenti dei fratelli. Non potevano entrare con i loro documenti, uno perché era minorenne e l’altro perché li aveva scaduti. Entrambi sono stati denunciati per false generalità.

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