«Comuni mortali» e dintorni
Tiziano Scarpa stasera a Dolo e domani a Chioggia
Tiziano Scarpa, scrittore, drammaturgo e interprete brillante dei suoi stessi testi, anticipa il debutto alla trentanovesima edizione della Biennale Teatro con due serate nella provincia veneziana. Questa sera a Dolo, nel cartellone dell'Isola delle meraviglie, sarà protagonista di un incontro con Antonio Moresco intitolato «Insurrezione», un reading dedicato a Luigi Monteleone, all'ex Macello alle 21.30. Domani sera sarà a Chioggia, nel chiostro del Museo di San Francesco, per presentare «Comuni mortali», raccolta di tre testi appena uscita per il teatro. A Chioggia, però, Tiziano Scarpa approfitterà dell'uscita dei suoi testi drammatici per fare una chiacchierata intorno a Carlo Goldoni, a cui si è ispirato per la scrittura de «L'ultima casa», che andrà in scena per la Biennale veneziana in prima assoluta il 27 e 28 luglio in campo San Trovaso con la regia di Michele Modesto Casarin.
Osservando, e un po' contraffacendo, il Carlo Goldoni che nel 1761 scrisse «Casa Nova», lo scrittore veneziano dialogherà col pubblico sui temi della pièce goldoniana e sulle idee che questa gli ha suggerito. «Goldoni - dice Tiziano Scarpa - metteva in scena un trasloco che fa andare in crisi i rapporti famigliari. La casa goldoniana non è soltanto un'abitazione, ma un luogo dove ciascuno occupa una gerarchia, sia dentro la famiglia che fuori. La mia Ultima casa è quella del ricovero definitivo: il cimitero. Come e più che nel testo goldoniano, si vedranno muratori e maestranze, architetti visionari o conservatori, padri e figli in lotta su diverse concezioni della vita e della morte».
Niente anticipazioni sulla messinscena, ovviamente, ma qualche spunto per capire meglio le direttrici che l'autore e drammaturgo ha seguito, lasciandosi ispirare dalla commedia di Goldoni nel trecentesimo anno dalla sua nascita.
L'appuntamento di stasera, invece, ha per centro l'«Insurrezione», ovvero un racconto cinematografico sul nostro Risorgimento. Racconto con tre personaggi: Carlo Pisacane, il rivoluzionario, Giacomo Leopardi, il poeta, quello che purtroppo aveva capito tutto, e Giuseppe Verdi, l'artista popolare, che fa irruzione nella lettura attraverso la musica e il canto. Cinematografico perché la forza del racconto, unita a quella della musica, permetteranno al pubblico di immaginare le scene così come vengono narrate, magari socchiudendo gli occhi per riuscire a vedere, oltre la figura del narratore, le fisionomie e i gesti dei personaggi, che forniscono il pretesto per parlare, in modo insurrezionale, anche del mondo d'oggi e del nostro futuro.
Per «Insurrezione» informazioni e prenotazioni allo 041.412500. Per «Comuni mortali», ingresso su prenotazione fino a esaurimento dei posti, informazioni 329.1105815.
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