Comune risarcisce famiglia per gli espropri del cimitero

CAVARZERE. Pochi, maledetti e subito. Con questa logica la famiglia Cavaliere ha deciso di accettare i soldi che il Comune le ha assegnato, quale risarcimento, per aver costruito il nuovo cimitero...

CAVARZERE. Pochi, maledetti e subito. Con questa logica la famiglia Cavaliere ha deciso di accettare i soldi che il Comune le ha assegnato, quale risarcimento, per aver costruito il nuovo cimitero del capoluogo “rubando” un pezzetto di terreno (circa 1000 metri quadri) dalla sua proprietà. Una logica incontestabile, dato che le controversie sugli espropri tra privati e pubbliche amministrazioni, spesso, si trascinano per molti anni, con risultati che non valgono lo stress della lite.

E questo caso non fa eccezione, visto che le sue origini risalgono a dieci anni fa, quando una verifica dell’ufficio tecnico comunale, accertò che la appena terminata costruzione del nuovo cimitero, sul sito del Parco delle Rimembranze, con modifica alle viabilità e cessione bonaria di alcuni terreni in fascia di rispetto cimiteriale, conclusa col proprietario di allora, Giuseppe Cavaliere, aveva portato il Comune a occupare circa 1000 mq in più del previsto: 323 mq per la non corrispondenza tra le superfici reali e quelle catastali, e altri 718 per errori progettuali, ovvero «non preventivamente contemplati nell’atto di cessione bonaria». Nel 2007, una nuova perizia confermò la situazione debitoria del Comune ma, nel frattempo, Giuseppe Cavaliere, era morto e la “grana” era passata ai figli, Leonardo e Gilberto che acconsentirono a cedere al Comune (a posteriori) anche l’area in eccesso. L’indennizzo era stato calcolato in 15.615 euro ma, per incassarlo, i Cavaliere hanno dovuto attendere che, poche settimane fa, il consiglio comunale riconoscesse il debito fuori bilancio e ne autorizzasse il pagamento. Quanto? Con l’arrotondamento a 15.400 euro, senza tener conto degli interessi ma con pagamento in unica soluzione entro il 30 luglio 2015.

Diego Degan

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