Comune di Venezia, rivoluzione per dirigenti e funzionari

VENEZIA. Dirigenti dimezzati, funzionari (“P.O.”, cioè posizioni organizzative) azzerati, per essere rinominati con “criteri di merito”. È in arrivo il piano di riorganizzazione della dirigenza comunale annunciato più volte dalla giunta e dal sindaco Luigi Brugnaro. Una piccola rivoluzione che ogni sindaco al momento del suo insediamento avvia. Ma che stavolta assume un significato particolare. Se le sanzioni del Patto di stabilità non verranno rimosse, al Comune sono vietate nuove spese e nuovi fondi per il personale. Così come la libertà di assumere.
Dunque, oltre alla rotazione stavolta ci sarà una riduzione decisa del numero dei dirigenti. Con un possibile risparmio di qualche milione di euro.
Sono in tutto 25 oggi i direttori di settore del Comune, l’apice della macchina che controlla le varie direzioni e gli uffici. Secondo lo studio discusso l’altro giorno dalla giunta il numero dovrebbe ridursi a 10. Con l’accorpamento di molte direzioni. Da tagliare anche il numero complessivo dei dirigenti comunali. Già ridotti negli ultimi anni da 90 a 61, di cui 3 a tempo determinato (Politiche sociali e Protezione civile). I dirigenti sono divisi in sei fasce, mentre le cosiddette «Posizioni organizzative», cioè funzionari che coordinano servizi comunali sono oggi poco più di 200. 198 più 21 cosiddette «Alte professionalità».
Anche qui è in arrivo una rivoluzione. «Saranno ridiscusse partendo dalla meritocrazia», ha detto più volte il sindaco Brugnaro. Alta la tensione con i sindacati, che temono la volontà di ridiscutere conquiste salariali già assodate.
In realtà dalla ridiscussione sul numero delle P.O. potrebbe arrivare un isperato finanziamento per i premi degli altri dipendenti. Lo fanno capire all’ufficio del Personale e all’ufficio ragioneria. Ma i conti sono ancora ballerini. Se per alcune posizioni il taglio è ormai pacifico - non esiste più ad esempio la direzione che faceva capo al consigliere diplomatico, introdotto da Costa e Orsoni e abolito da Brugnaro - per altre direzioni il dibattito è aperto. Così per un altro settore delicato dell’amministrazione, la Polizia urbana. Brugnaro ha nominato l’ex direttore generale del Comune Marco Agostini comandante generale dei vigili. E anche qui si sta discutendo di una riorganizzazione. Dovranno essere potenziate le sezioni e il Pronto intervento e, adesso, introdotto il vigile di quartiere. Anche in questo caso i dipendenti si interrogano. Ma per saperne di più si dovrà attendere il decreto che abolisce le sanzioni e sblocca le assunzioni del personale.
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