Comune, danno erariale per un caso di mobbing
Notifica della Corte dei Conti, che fissa 30 giorni di tempo agli ex amministratori e dirigenti del Comune in relazione al caso di mobbing che ha riguardato una dipendente comunale ancora integrata in organico. La Corte dei Conti sta valutando se c’è stato danno erariale.
D.P. era nella segreteria del sindaco, allora Vasco Magnolato, quando, una volta insediata la nuova giunta guidata da Francesca Zaccariotto, fu improvvisamente trasferita e demansionata rispetto al posto di rilievo che ricopriva. Al suo posto erano state assunte tre segretarie, una delle quali, poi, a tempo indeterminato attraverso un concorso.
Ma D.P. non si era data per vinta e aveva denunciato il Comune per mobbing, una vicenza che l’aveva profondamente segnata. Le fu riconosciuto in primo grado dal tribunale del Lavoro, nel 2009, un danno professionale a seguito del demansionamento, confermato anche dalla Corte d’Appello sezione lavoro, cui aveva presentato ricorso il Comune, in secondo grado con un risarcimento di circa 50 mila euro che aveva considerato un ulteriore danno professionale subito dalla funzionaria.
E, adesso, la magistratura contabile è andata a bussare alla porta dei responsabili di quelle decisioni dell’amministrazione Zaccariotto, sindaco, assessori e dirigenti che firmarono gli atti, per accertare se vi sia stato o meno un danno erariale. In primis, per l’assunzione delle tre segretarie in luogo di una che aveva ricoperto una carica di notevole responsabilità, e poi per il suo trasferimento con demansionamento in un altro ufficio che inizialmente era stato addirittura un sottoscala.
Non un bel periodo per questa funzionaria che però ha voluto giustizia, si è rivolta a un legale e ha iniziato la sua lunga battaglia durata per ben due lustri. Gli amministratori e dirigenti chiamati in causa avranno ora trenta giorni per presentare le loro controdeduzioni, sempre tramite legale, dopodiché la Corte dei Conti prenderà una decisione su quello che può essere considerato un rinvio a giudizio, se riterrà vi siano state responsabilità e il cagionamento di un danno erariale, con dispendio di risorse pubbliche che poteva essere evitato ai danni della comunità.
In questi mesi il palazzo municipale è stato sottoposto a un vero e proprio assedio, con un via vai di carabinieri e guardia di finanza quali polizia giudiziaria inviata da Procura e Corte dei Conti, oltre che oggetto di accertamenti del ministero della Funzione Pubblica.
Giovanni Cagnassi
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