Comunali di Venezia, Baretta sugli exit poll: Brugnaro trainato da Zaia e Lega
VENEZIA. «Se gli exit poll dovessero essere confermati, sarebbe l’apertura di una nuova stagione per Venezia. Era dato per vincitore assoluto e invece siamo riusciti a intaccare questa certezza». Commenta così il candidato sindaco Pd Pier Paolo Baretta gli exit poll delle amministrative, che vedono il suo sfidante a Ca’ Farsetti sul filo del 50%, con l’avanzare dunque dello spettro del ballottaggio, «nonostante una campagna elettorale molto breve e una differenza di mezzi evidente».
Le cifre vedono Brugnaro tra il 49,5% e il 53,5% e Baretta tra il 29.5 e il 33.5%. «Dati che mostrano la crescita del Pd, ma soprattutto una “autodiscesa” di Brugnaro derivata da un minore consenso. È evidente che il risultato di Zaia non può che avere avuto un effetto di trascinamento anche a Venezia. Il “buono” dei suoi risultati, Brugnaro lo deve in parte alla Lega» il riferimento al plebiscito per il governatore uscente, con declinazione veneziana. «Nonostante il vantaggio arrivato da Zaia, Brugnaro è calato clamorosamente rispetto ai mesi precedenti. Il nostro sforzo sarà di dimostrare che esiste un altro modo di governare.
Rispetto all’inizio della campagna elettorale c’è stata una evidente riduzione del consenso nei confronti del sindaco uscente». Anche se si dovesse arrivare al referendum, se i risultati degli exit poll dovessero essere confermati, tra i due candidati sindaci rimane il divario di venti punti: «Ma al ballottaggio non sarebbero un problema, perché il ballottaggio è un'altra storia». L’occasione, per Baretta, è anche per guardare alla campagna elettorale, con rammarico: «Purtroppo il covid ha segnato i tempi. I dati dimostrano che siamo andati crescendo. Il Covid ci ha fatto fare una campagna elettorale di 20 giorni e questo ha pesato molto più per noi che per Brugnaro».
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