Comunali, attesa per l’accordo Ma protestano le Municipalità
La “pax” tra commissario Zappalorto e sindacati dei lavoratori del Comune potrebbe essere sancita lunedì o al massimo nei primissimi giorni della prossima settimana. Critico contro la bozza, resta,per ora, il Dicapp ma Cgil, Cisl, Uil, Csa sono pronti a firmare con Zappalorto. Lunedì potrebbe essere il giorno buono dopo la trattativa-assemblea di venerdì sera in Municipio a Mestre iniziata con l’annuncio di Zappalorto di voler sottoscrivere, per la parte economica, il pre accordo del 13 ottobre che pareva esser diventato carta straccia e invece è ad un passo dalla firma.
Le 24 ore di riflessione del commissario e del suo vice Tatò sulla richiesta dei sindacati di congelare fino a gennaio 2015 la trasformazione dei progetti speciali in produttività individuale di fatto diventano, complice il weekend festivo, almeno 72 ore. Poco male.
I sindacati, spiega ancora Sergio Chiloiro della Cgil, sui progetti speciali vogliono vederci chiaro e due mesi di spostamento per consentire una discussione accurata, salvaguardando gli stipendi dei lavoratori, è considerata una mediazione utile specie per il progetto più ostico, quello dei vigili urbani contestato da tutte le organizzazioni sindacati e che ha visto lamentele pubbliche, in trattativa, anche nei confronti del comandante.
Di fatto si attende ora la risposta di Zappalorto per ratificare l’accordo. Per questo, per ora, restano confermati sia lo sciopero della polizia municipale del 21 novembre, giorno della Madonna della Salute, sia la convocazione al tribunale del Lavoro del 6 novembre dopo la causa avviata dai sindacati.
Se l’intesa avverrà entro il 6 novembre, gli stipendi dei comunali saranno riconteggiati subito nelle buste paga che vanno preparate entro quella data. Operazione possibile, quella di salvare gli stipendi per i prossimi due mesi, grazie al fatto che il commissario ha attinto ai fondi di riserva mettendo a disposizione oltre 700 mila euro. Nel frattempo alzano la voce le Municipalità. L’annuncio che il commissario metterà mano ad una riorganizzazione, riducendo a 209 (21 in meo) le posizioni organizzative allarma i presidenti. «Temiamo che ancora una volta si vada a toccare le Municipalità, già penalizzate visto che Orsoni ha ridotto i nostri uffici tecnici. E quindi torniamo a chiedere al commissario di avere voce in capitolo ed essere coinvolti e sentiti su questa ipotesi di riorganizzazione», dice a nome dei presidente, Flavio Dal Corso di Marghera. «Finora la promessa che Zappalorto ci aveva fatto, ovvero di consultarci periodicamente, per un motivo o per l’altro, non è stata rispettata. E ora gli faremo presente che invece noi siamo titolati ad avere voce in capitolo sulla riorganizzazione», dice il presidente. Insomma, un altro fronte che si apre.
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