Comunali, a secco il fondo produttività

Il Comune non stanzierà in bilancio più di uno o due milioni di euro rispetto ai nove della contribuzione originaria

Il Comune rifinanzierà - con l’assestamento di bilancio di fine anno - la retribuzione integrativa dei dipendenti comunali, come ha già annunciato di recente anche il sindaco Luigi Brugnaro, ma solo per una quota minima: non più di 1-2 milioni di euro rispetto ai 9 milioni che costituivano la base del fondo della produttività per i tremila comunali.

Gli uffici stanno ancora lavorando, in particolare con l’assessore al Bilancio Michele Zuin, per far saltare fuori, da una situazione contabile molto complicata per Ca’ Farsetti, le risorse necessarie, che rischiano però di bloccare per tre anni a livelli minimi le retribuzioni dei comunali, che hanno già perso mediamente da luglio circa 250 euro netti in busta-paga per l’azzeramento del fondo per la produttività, deciso dal commissario straordinario Vittorio Zappalorto, ma poi confermato anche da Brugnaro, per mancanza di risorse.

È stato lo stesso sindaco di recente a ricordare che la Legge di Stabilità 2016 - che sta per iniziare il suo percorso parlamentare - prevede che il fondo per la produttività dei dipendenti comunali possa essere finanziato solo nella misura prevista quest’anno. «Visto che finora non abbiamo perciò potuto stanziare alcuna risorsa», ha già dichiarato Brugnaro, «il rischio concreto è che anche il prossimo anno i dipendenti del Comune di Venezia non ricevano alcun contributo integrativo alla retribuzione base. Per evitarlo, dovremo cercare in tutti i modi di stanziare qualche risorsa per la produttività, con nuovi criteri meritocratici, ma non sarà facile, perché al momento non ne disponiamo».

Lo sforzo è appunto quello di rifinanziarlo al massimo per un paio di milioni di euro, e non a tutti. Ma oltre alla discrezionalità sui criteri meritocratici per erogarli, che non sono stati ancora discussi con i sindacati, la limitatezza delle risorse rischia comunque di creare gravi problemi ai molti dipendenti comunali che hanno stipendi che non superano di molto il migliaio di euro.

La speranza dei sindacati era che - pur consci della difficoltà del momento - il Comune riuscisse a stanziare almeno 5 o 6 milioni di euro del fondo di produttività. Ma così non sarà e - pur in presenza di un bilancio 2015 difficile, ma che il Comune ha già assicurato di riuscire a chiudere in pareggio - si nota da parte sindacale che c’è anche una volontà politica nella decisione, visto che, ad esempio, le risorse per ridurre temporaneamente nei fine settimana le Zone a traffico limitato di Mestre (una delle promesse elettorali di Brugnaro) e il costo dei parcheggi si sono pure trovate, con un costo per le casse dell’Amministrazione di circa 800 mila euro per un periodo di quattro mesi (coperto con i maggiori introiti della Ztl sui bus turistici).

L’assestamento di bilancio con l’eventuale ripristino del minifondo di produttività dei comunali dovrebbe essere approvato nel Consiglio comunale fissato per il 25 novembre. Sarà in vista di quell’occasione che probabilmente sindacati e dipendenti comunali faranno scattare una mobilitazione pubblica, per cercare di convincere la Giunta a salvare almeno in parte il fondo di produttività dei lavoratori di Ca’ Farsetti. Ma non sarà facile.

Enrico Tantucci

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