Comprano cuccioli e computer con assegni scoperti

La polizia fa irruzione nella casa di due fratelli di Marghera dopo le segnalazioni di numerosi commercianti. I due cagnolini salvati appena in tempo
Fermoimmagine del video sui 19 cuccioli di cane salvati dalla Polizia di frontiera di Trieste, 14 aprile 2011. Erano arrivati dalla Slovacchia ma erano troppo piccoli per viaggiare i diciannove cuccioli salvati a Fernetti. ANSA / UFFICIO STAMPA POLIZIA DI STATO +++NO SALES - EDITORIAL USE ONLY+++
Fermoimmagine del video sui 19 cuccioli di cane salvati dalla Polizia di frontiera di Trieste, 14 aprile 2011. Erano arrivati dalla Slovacchia ma erano troppo piccoli per viaggiare i diciannove cuccioli salvati a Fernetti. ANSA / UFFICIO STAMPA POLIZIA DI STATO +++NO SALES - EDITORIAL USE ONLY+++

MARGHERA. Nei giorni scorsi diversi esercenti commerciali sporgevano denunce/querele per truffa nei confronti di due persone, poiché questi acquistavano merce mediante utilizzo di assegni e successivamente provvedevano a denunciarne lo smarrimento.
In tal maniera gli esercenti al momento di presentarli all’incasso scoprivano che l’assegno era oggetto di ricerche o che il conto nel frattempo era stato svuotato dai due correntisti per impedirne il pagamento.
Tutte le denunce erano corredate degli assegni intestati a due fratelli, identificati dagli agenti per S.B. del’82 e S.M del’81 entrambi residenti nel Comune di Venezia.
Le truffe accertate sono state commesse a carico di svariati esercizi commerciali in zona Marghera ove in settembre veniva acquistata merce hi tech per il valore di 3244,92 euro, in ottobre presso un negozio di animali dove venivano acquistati due cuccioli di cane del valore di 1500 euro, e sempre a ottobre i due effettuavano acquisti presso un negozio di abbigliamento per l’importo di 988,20 euro.
Gli agenti del commissariato di Marghera, al fine di porre termine all’attività truffaldina dei correi hanno chiesto ed ottenuto dall’autorità giudiziaria i decreti di perquisizione domiciliari presso le abitazioni dei due fratelli; le perquisizioni in effetti hanno permesso di recuperare gran parte del quantitativo di merce acquistata, già pronto per essere venduto attraverso i canali on line.
I due cuccioli di cane, anche questi rinvenuti appena in tempo in loro possesso, sono stati immediatamente affidati in giudiziale custodia allo stesso negoziante mentre la restante merce in attesa di essere dissequestrata è momentaneamente custodita presso gli uffici della Questura.

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