Compie 104 anni e annuncia la sua festa su Facebook
SCORZÈ. Bisnonna sì, ma su Facebook. Domani Speranza Sartor compie 104 anni e lo comunica in rete. Ha la sua pagina su Fb, l’aggiorna, pubblica i preparativi per la festa che si terrà a Scorzè dove abita. A Pasqua ha scritto: «Anca questa xè fata! Gavemo roto i vovi, adesso me scuminsio a preparare per il compleanno. Speremo ben, xè tuto regalà».
Nata a Campocroce di Mogliano nel 1908, ha attraversato due secoli, ha visto due guerre mondiali, ha lavorato alla Filanda Motta di Campocroce. Quattro anni fa, per festeggiare il secolo, ha affidato a un libro i ricordi che la figlia ha trascritto fedelmente e una nipote Annalisa Busato Sartor ha messo con amore in pagina. È nato così “Cento ricordi” (Feaciedizioni).
Ha studiato alle elementari, classi di 45 bambini, ha la licenza di quinta; famiglia povera: «Avevamo un paio di scarpe in due e andavamo a messa a turno». A 12 anni era in filanda a Campocroce, le mani cotte perché costrette a pescare i fili nell’acqua bollente e bagnate nell’acido. Lavora nella filanda fino al dopoguerra, quando gli stabilimenti veneti chiudono e il mondo delle filande scompare con i vecchi forni per l’essiccazione dei bozzoli, i magazzini con finestroni senza imposte.
Tra i ricordi i pellegrinaggi a piedi a Padova, i viaggi fino a Mestre sempre a piedi, il matrimonio con un ferroviere. Ricorda il terribile bombardamento di Treviso del 7 aprile 1944, poi il dopoguerra, la televisione, gli anni del miracolo economico, l’avvicinarsi del Duemila.
Tutti avvenimenti che Speranza Sartor ha vissuto da donna do forte temperamento e di grande personalità. Gli anni che passano, la sua filosofia ribadita anche in questi giorni: «Xe tuto regalà».
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