Comparto 8C1, residenti in rivolta

Il Comune ha incassato le fideiussioni ma i lavori di urbanizzazione sono bloccati
SOTTOMARINA . Nuova beffa per i residenti del comparto 8C1 che attendono da 15 anni le opere di urbanizzazione già pagate.


Il Comune ha intascato i 385. 000 euro di fideiussioni per realizzare in modo coatto le opere, ma i soldi sono finiti nell’avanzo di amministrazione e al momento non si possono toccare. Furiosi i residenti che qualche giorno fa sono anche tornati in Consiglio per protestare. La vicenda sta ormai rasentando l’assurdo. Malgrado gli appelli, le proteste, due esposti alla Procura, commissioni e Consigli le duecento famiglie che abitano nel nuovo comparto di via Zeno non sono ancora riuscite a ottenere le opere per cui hanno pagato al momento del rogito. Le palazzine prevedevano, da progetto, un’area verde per i bambini e un ampio parcheggio. Opere per le quali i condomini hanno anticipato 385. 000 euro. Per anni i costruttori hanno fatto orecchie da mercante finché la palla è passata al Comune che ha promesso, a più di riprese, di incalzare i costruttori e in caso contrario di procedere alla riscossione delle fideiussioni, accese per la realizzazione delle opere, e procedere in modo coatto.


«Le due polizze fideiussorie», spiegano i residenti, «sono state intascate, una a fine dell’anno scorso e una in primavera, ma nel nostro comparto non si è ancora vista una ruspa. Siamo stati in Consiglio per sentire quale scusa si inventeranno questa volta per giustificare il mancato avvio dei lavori. Ci dicono che i soldi ci sono, ma non si possono usare… È inverosimile che il Comune confermi di aver intascato i soldi ma non realizzi le opere. Sono soldi nostri, non capiamo che fine abbiano fatto. Stiamo valutando anche altre azioni, esposti alla Guardia di finanza o alla Corte dei conti, perché vogliamo mettere fine a questa vicenda e capire se ci sono delle responsabilità. Abbiamo pagato per queste opere 15 anni fa e ci ritroviamo con uno spazio abbandonato, pieno di buche che diventano acquitrini quando piove, di insetti, di topi». Nell’ultimo Consiglio la vicenda ha provocato una discussione lunga, con toni anche piuttosto accesi.


«I soldi dei cittadini non sono spariti», spiega l’assessore al bilancio, Daniele Stecco, «sono stati inseriti nell’avanzo di amministrazione perché sono arrivati a fine anno e non possono essere sbloccati all’improvviso. Capiamo il disagio dei residenti, ma ci sono dei vincoli che dobbiamo rispettare. Forse riusciremo a sbloccarli nella manovra di assestamento di ottobre».
(e.b.a.)


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