Commercio senza assessore la rabbia delle categorie

È il terzo cambio in due anni: «Non è così che si rilanciano Venezia e Mestre» Apprezzamenti bipartisan per Da Villa. Lei: «Sono serena, bella esperienza»
Foto Agenzia Candussi/ Scattolin/ Mestre, via Piave/ Gli assessori visitano il mercato di via Piave - nella foto Francesca Da Villa
Foto Agenzia Candussi/ Scattolin/ Mestre, via Piave/ Gli assessori visitano il mercato di via Piave - nella foto Francesca Da Villa
VENEZIA. «Adesso che si cominciava a fare qualcosa e a raccoglierne i frutti ci troviamo senza un riferimento nella giunta, e i commercianti di un punto di riferimento hanno bisogno». Nelle parole di Stefano Trevisan, gestore del bar Sport di piazza Ferretto a Mestre, c’è tutto il rammarico per la decisione presa dal sindaco e imposta dalla Lega Nord di licenziare l’assessore al Commercio Francesca Da Villa, la terza in due anni.


Un diktat che la Lega ha imposto dopo aver cacciato dal movimento la Da Villa (per non essersi opposta al ricorso contro il referendum per la separazione di Venezia e Mestre) e che il sindaco Brugnaro ha dovuto accettare per salvare l’alleanza di governo, che senza la Lega potrebbe cominciare a traballare anche per la presenza di alcuni consiglieri comunali riottosi tra i fucsia. Tuttavia in molti, da più parti, riconoscono alla Da Villa - pur in alcuni casi non condividendone tutte le scelte - l’impegno per il commercio della città, a Mestre e a Venezia, e una presenza che invece era mancata con i due assessori che l’avevano preceduta, Rossana Pavan e Francesca Guzzon. Dario Corradi (Ascom) definisce la fuoriuscita della Da Villa come «una ingloriosa vicenda». «In tre anni è il terzo assessore al Commercio che viene mandato a casa: a mio parere queste sono testimonianze concrete, al di là dei “fiumi di parole” usate spesso a sproposito, di come il settore del commercio sia considerato nella nostra città. Sul piano della persona, poi, Francesca Da Villa, in questi pochi mesi, ha saputo dimostrare una dote a mio parere indispensabile per ricoprire tale ruolo: la capacità di saper ascoltare. Si è spesa e impegnata per iniziative nel centro di Mestre allo scopo di rivitalizzare la città: si può far meglio, si può far di più, ma non mi sembra poco».


Anche perché, da ieri, il settore del Commercio resta senza un referente in giunta. Più cauto Maurizio Franceschi (Confesercenti): «Certo, rispetto a chi l’ha preceduta Da Villa si è impegnata per realizzare alcune iniziative, e di questo le va dato merito, ma in città manca da due anni, e ora siamo punto a capo, una riflessione seria per il rilancio del commercio, che puoi vuol dire il rilancio della città». Da parte sua ieri sera Da Villa ha partecipato all’Happy Friday organizzato a Mestre. Sulla scrivania ha la ricevuta per la raccomandata - andrà a ritirarla martedì - con la quale la Lega le comunica l’espulsione.


«Mi fa piacere che molte persone abbiamo apprezzato il mio impegno e il mio operato, e mi dispiace molto non poter più lavorare alle iniziative che stavamo progettando», spiega lei, «io sono serena rispetto all’impegno che ci ho messo. Il sindaco ha spiegato i motivi della sua scelta, e io gli sono grata per la bella opportunità che mi ha dato. I miei rapporti con la Lega? Martedì andrò a ritirare la raccomandata, leggerò cosa mi hanno scritto».


Francesco Furlan


©RIPRODUZIONE RISERVATA.

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia