Commercio abusivo, il vertice in Prefettura: «Rafforzati i controlli»
VENEZIA. Vertice in Prefettura per aumentare le attività di contrasto all'abusivismo commerciale e la vendita di prodotti contraffatti in provincia di Venezia. Una direttiva del Ministro dell’Interno dell'8 agosto richiama l'attenzione sul fenomeno che sta creando problemi sia nel centro storico veneziano che nelle località balneari del Veneto orientale. E proprio durante il vertice i carabinieri di Venezia sono stati impegnati in controlli in Riva degli Schiavoni che hanno portato a segnalare tredici cittadini di Bangladesh e Senegal dediti al commercio abusivo con il sequestro di merce di vario tipo, tra cui un centinaio di borse. Blitz che ha ottenuto il plauso del presidente della Regione Luca Zaia che ha ringraziato l'Arma e ha ribadito la necessità di proseguire nel contrasto al commercio abusivo.
«Venezia non può continuare ad essere centro privilegiato di questi commerci taroccati che ne snaturano l’immagine e la dignità. Va tenuta alta la guardia - sottolinea Zaia - da parte delle forze dell’ordine e delle istituzioni per dissuadere con tutti gli strumenti a disposizione, di prevenzione e di repressione, questi traffici che colpiscono al cuore, svendendolo e svalutandolo, il Made in Italy, il Made in Venice simbolo della creatività e della sapienza artigianale costruita in secoli di lavoro. Ne va del nostro futuro».
In Prefettura, dove da tempo si stanno coordinando le forze di polizia per il contrasto al fenomeno ed è stata avviata anche una campagna multilingue per invitare i turisti a non acquistare merce dagi abusivi oggi si è deciso di intensificare in questi giorni e nei prossimi mesi i controlli con azioni di prevenzione e contrasto, aumentando anche la presenza di polizia e carabinieri oltre che della polizia municipale.
Nell’incontro di stamani, al quale hanno partecipato – oltre ai componenti istituzionali del Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica, tra cui il Commissario Straordinario del Comune capoluogo – i rappresentanti delle Capitanerie di Porto di Venezia, Chioggia e Caorle, e sono state confermate le modalità operative già concordate in occasione delle precedenti riunioni sull’argomento, svoltesi il 25 giugno e 24 luglio scorsi. Sono stati previsti, inoltre, frequenti servizi straordinari di vigilanza, attraverso attività dinamiche a carattere interforze, anche mediante l’impiego di pattuglioni, nonché di agenti in divisa e in borghese. Già domattina si terrà una riunione tecnica in Questura con specifico riferimento alla città di Venezia mentre per le altre zone balneari della provincia saranno organizzati tavoli tecnici locali con i responsabili delle Forze dell’Ordine, per la pianificazione degli analoghi dispositivi di vigilanza.
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