Commercianti in crisi Salta la “Notte bianca”

Mirano. Alla riunione organizzativa si sono presentati solo 20 associati La Confcommercio: «O troviamo almeno cento aderenti o non si fa nulla»
Di Filippo De Gaspari

MIRANO. Commercianti in crisi, salta la Notte bianca di Mirano. Era la più grande, la più seguita, la più blasonata delle notti organizzata nel Miranese dalla Confcommercio. Cinquantamila presenze solo nell’ultima edizione, decine di intrattenimenti, formula collaudata con tanto di suggestiva cena al lume di candela in piazza, strade chiuse al traffico, servizio navetta e invasione di visitatori. Un appuntamento fisso di inizio estate. Tutto questo, nel 2013, non ci sarà. Lo ha deciso la stessa associazione di categoria, dopo che in settimana, nella riunione convocata per raccogliere le adesioni dei negozianti miranesi, si sono presentati solo una ventina di operatori. Di cui, tra l’altro, la metà sono membri della delegazione cittadina della Confcommercio. L’associazione, rappresentata dal presidente Ennio Gallo e dalla direttrice Tiziana Molinari, fa sapere di non aver per nulla gradito: «Su oltre 200 realtà commerciali che operano a Mirano, una ventina di partecipanti sono più che un segnale: inevitabile chiedersi, a questo punto, se sia venuto meno l’interesse dei commercianti verso queste iniziative. Confcommercio non può sostenere da sola i costi, il Comune ci aiuta come può, ma non certo economicamente. Siamo riusciti a trovare alcuni contributi e sponsor, ma non sono sufficienti. Nonostante tutti i presenti abbiano concordato sull’importanza di mantenere l’evento, la decisione è stata di annullare la Notte bianca a Mirano». Il motivo è semplice quanto chiaro: la mancanza di adesioni non consente di far fronte alle spese di organizzazione. Uno spiraglio in realtà rimane, ma passa per il ripensamento della maggioranza degli assenti. Il gruppo di lavoro si riunirà di nuovo, ma se, entro il 16 aprile, non si raggiungerà l’adesione di almeno un centinaio di attività, l’evento non si farà. Difficile, però, che gli assenti, o almeno un’ottantina di loro, cambino idea e in così poco tempo: fatti salvi pochi giustificati, molti commercianti hanno dato buca a causa del calo dei consumi e quindi del giro di affari. Sempre più difficile trovare, tra le maglie dei guadagni così esigui, una somma da dare come contributo a una manifestazione, pur importante, come la Notte bianca. Da parte sua però, la Confcommercio ribadisce il ritorno che un simile evento può avere per il paese e le sue attività. A ogni modo, dopo il Zogo de l’oca, a rischio nel 2013 per i mancati introiti dello scorso anno, anche l’altro grande evento miranese si allontana inesorabilmente.

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