Commemorazione martiri senza gonfalone comunale
Zanin (Pd) accusa: «Una vergogna che Portogruaro non abbia partecipato al ricordo della strage di Blessaglia, dove i nazisti impiccarono sei partigiani»
PRAMAGGIORE. Cerimonia di commemorazione con polemica ricordando la strage di Blessaglia, dove i nazisti durate l’occupazione trucidarono sei partigiani. Infatti come tradizione erano presenti i gonfaloni di tutti i Comuni del mandamento portogruarese. «Mancava però quello del Comune di Portogruaro, ed è la prima volta che accade», ha riferito il segretario del Pd cittadino, Roberto Zanin, «non sappiamo se sia una dimenticanza o qualcosa di voluto. Fatto sta che Portogruaro non era rappresentata. E non vengano a dirci che c’era la contemporaneità della Fiera di Sant’Andrea, perché non ci crediamo. Definirei questa strana dimenticanza con una sola parola: vergogna».
L’assenza del gonfalone di Portogruaro ha sorpreso un po’ tutti. A Portogruaro si sono registrate anche storie di eroismo durante la terribile occupazione della Germania nazista, un evento di cui alcuni sopravvissuti ricordano tutto. I “Martiri di Blessaglia” sono considerati “il più alto tributo di sangue della lotta partigiana nel Veneto orientale ed insieme la testimonianza dell’ampiezza, dell’asprezza e dei suoi caratteri peculiari”.
Nel novero degli uccisi e durante le cerimonie di commemorazione sono compresi i sei partigiani impiccati a Blessaglia di Pramaggiore il 27 novembre 1944 e altri quattro partigiani, due uccisi in precedenza e due impiccati successivamente nello stesso luogo. Secondo i documenti della brigata «Ippolito Nievo B» l’eccidio avvenne la sera tra il 24 e 25 novembre 1944, quando il distaccamento del partigiano «Inglis» fece brillare due mine sui ponti di Blessaglia, causando danni irrilevanti, provocando però un ampio rastrellamento nella zona di Blessaglia, Pramaggiore e Loncon di Annone che portò, il 26 novembre, al ferimento (secondo altri all’uccisione) del partigiano sardo di Buddusò Bachisio Pau («Valerio») e alla cattura di altri cinque suoi compagni: Giuseppe De Nile, Michail Zinovski, Flavio Stefani, Giodo Bortolazzi e Casimiro Zanin.
Pau, secondo il rapporto del battaglione “Bertin”, sarebbe stato ucciso sul posto di cattura, mentre alcune testimonianze dicono che si sarebbe difeso, sparando alcuni colpi di pistola e, ferito, sarebbe stato impiccato il giorno dopo a Blessaglia insieme agli altri. Il 29 novembre 1944 vennero arrestati, presso la casa Rossi di Belfiore, altri due partigiani: il sardo di Bultei Antonio Cossa («Remmit») ed Alfredo Fontanel («Fulmine») di Pramaggiore. I due furono impiccati il 2 dicembre agli stessi alberi. E di questo il Comune di Portogruaro se ne è dimenticato.
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