«Combattenti, ora tocca ai figli»
DOLO. A.A.A. cercasi volontari per continuare a far vivere l’Associazione Combattenti e Reduci di Dolo. A lanciare l’appello è Gianni Casarin, segretario dell’associazione, che ha deciso di chiedere un aiuto per non far perdere il patrimonio e la memoria rappresentata dalla figura dei combattenti e reduci. L’associazione dolese era sempre stata in prima fila nelle manifestazioni promosse in occasione del 25 aprile e del 4 novembre. «Prima di tutto devo ringraziare a nome di tutti lo storico presidente Zeferino Zabeo spiega Casarin - che nelle scorse settimane mi ha consegnato la bandiera e i documenti dell’associazione pregandomi di fare il possibile per mantenerla in vita. Dobbiamo conservare, anche per le nuove generazioni, il ricordo dei tanti giovani che con il loro sacrificio hanno consentito a noi di vivere molti anni in pace e per ricordare a tutti quanto la guerra sia un inutile spreco di vite».
Gianni Casarin ha deciso così di lanciare un appello. «I combattenti e i reduci sono rimasti pochi - commenta Casarin e i superstiti superano i 90 anni. Per questo ho deciso di appellarmi e di rivolgermi sia a chi in passato è stato iscritto all’associazione ma anche ai familiari di combattenti e reduci, ai simpatizzanti e anche alle persone che attualmente prestano servizio nelle forze armate. Spero di avere un supporto anche da parte dell’amministrazione comunale di Dolo». Gianni Casarin ha poi un sogno. «Dato che esiste l’Unione dei Comuni si potrebbe creare una sola associazione di combattenti e reduci con la presenza di rappresentanti di ogni comune aderente. Speriamo di poter arrivare a questo risultato. Per chi volesse dare la propria disponibilità o adesione può recarsi nella sede della biblioteca comunale in villa Concina».
Giacomo Piran
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