Colture di pomodoro distrutte dalla "tignola"
CINTO. Caldo stagionale anomalo, colture di pomodori danneggiate dall’insetto Tuta Absoluta, la "tignola del pomodoro". È quanto accaduto nella serra dell’imprenditore Matteo Bortolussi, imprenditore della zona, attivo a Cinto Caomaggiore con un appezzamento di un ettaro in via Reghena. Piante di pomodoro completamente rovinate da un insetto, la tignola del pomodoro, che in Italia è comparso per la prima volta nel 2008 ma che i cambiamenti climatici hanno favorito: cerca il grande caldo. E' una vera e propria peste: nel giro di tre giorni riesce a creare danni enormi, mandando all’aria il lavoro di diversi mesi. Tuta absoluta, così viene chiamato, è in gergo un lepidottero gelechide di origine sudamericana, recentemente comparso anche in Europa a seguito degli scambi commerciali. Viene chiamata anche “tignola del pomodoro” e rappresenta un incubo per i coltivatori di pomodoro ma anche di melanzane. «L’insetto è comparso un mese fa», spiega Matteo Bortolussi, «e finora ci ha devastato un numero consistente di pomodori, che dopo il suo passaggio sono completamente da buttare. Al momento il danno per noi ammonta a circa 10 mila euro. È una specie che entra in azione quando le temperature si alzano, mentre quando si abbassano va in letargo ricomparendo anche alla successiva calura. Prolifera con grande facilità: basti pensare che una sola farfalla è capace di produrre mille uova».
A preoccupare l’imprenditore è la presenza sempre maggiore dell’insetto e soprattutto le modalità da mettere in campo per debellarlo. «Dopo la nascita, le giovani larve penetrano nelle foglie», continua l’agricoltore, «ma anche nei fusti e nei frutti scavando gallerie, uccidendo completamente la pianta. Al di là delle tecniche utilizzate per ucciderlo ci stiamo rendendo conto di come sia necessario trovare un sistema concreto per evitarne la proliferazione. Spero in un interessamento degli enti preposti, perchè casi simili mi sono stati segnalati anche a Bibione e a Cavallino-Treporti».
A confermare la presenza e la pericolosità della Tuta Absoluta c’è anche un esperto del settore, Nicola Villotta, distributore di prodotti fitosanitari di cultura industriale. «A causa delle temperature elevate di quest’anno», rileva Villotta, «l’insetto in questione è stato particolarmente feroce, non solo per i pomodori, ma anche per le bietole. Ci sono molti prodotti in commercio che possono aiutare l’agricoltore a sconfiggere il fenomeno, ma la loro efficacia dev’essere testata e, per utilizzarli, ci devono essere autorizzazioni particolari. L’Italia», conclude, «è ai vertici per informazione, prevenzione e controlli dei prodotti agricoli». Sulla questione si è espresso anche Giorgio Piazza, presidente della Coldiretti Veneto. «A livello regionale», spiega il presidente, «non abbiamo segnalazioni preoccupanti del problema. Ci dispiace per l’agricoltore coinvolto e ci rammarichiamo dei danni subiti. In questi casi consigliamo sempre di seguire i bollettini informativi emessi ciclicamente e soprattutto premunirsi d’insetticidi e trappole ad hoc».
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