Coltelli e risse: il questore fa chiudere il Bar Centrale

Licenza revocata per 15 giorni ai titolari cinesi dell'esercizio in cui era avvenuto un tentato omicidio per uno spritz non pagato e altri fatti di sangue
MIRANO. Un altro bar che crea problemi chiuso dal questore. Oggi i carabinieri hanno notificato la sospensione della licenza ai gestori del “Bar Centrale” di Scaltenigo a Mirano.
Il provvedimento del questore Gagliardi è stato adottato all’esito di una lunga attività istruttoria iniziata per effetto di varie segnalazioni dei carabinieri.
Il Bar Centrale, infatti, nell’ultimo periodo è diventato teatro di episodi di aggressione, con un grave fatto di sangue che si è di recente verificato, nonché un luogo frequentato da persone pregiudicate e pericolose.
 
Il primo fatto, un tentato omicidio, è accaduto nella tarda serata del 10 giugno 2017, quando i carabinieri della stazione di Mirano hanno arrestato per tentato omicidio Z.L., cittadino cinese di 36 anni (già gravato da pregiudizi di polizia per i reati di evasione, estorsione, tentata estorsione in concorso, danneggiamento, insolvenza fraudolenta), in quanto, per futili motivi, riconducibili verosimilmente al mancato pagamento di uno spritz risalente a qualche giorno prima, avrebbe reagito alla spinta datagli da R.G., rumeno di 26 anni (gravato da pregiudizi di polizia per i reati di minaccia, lesioni personali, porto abusivo di armi, violazioni di natura penale al Codice della Strada e colpito da “Avviso orale” del Questore il 29 maggio), andando a prendere un coltello da cucina dietro il bancone del bar ed infliggendogli una ferita all’addome, dopo averlo raggiunto in un vicolo nei pressi del locale. 
In seguito alla ferita, R.G. è stato trasportato all’ospedale civile di Mirano, ove è stato ricoverato in prognosi riservata. Presso il bar, i carabinieri hanno identificato altri clienti, tutti gravati da precedenti e pregiudizi di polizia per reati contro la persona, il patrimonio ed in materia di stupefacenti.
 
Un altro grave episodio risale al 27 giugno scorso, quando i carabinieri di Spinea sono intervenuti nel Bar Centrale per la segnalazione di una lite tra alcuni avventori. 
Sul posto hanno identificato E.M.A., 41enne tunisino (gravato da numerosi precedenti penali e pregiudizi di polizia per i reati di rapina, furto, lesioni personali, ingiuria, minaccia, maltrattamenti in famiglia, spaccio di sostanze stupefacenti), che lamentava dolori ad un braccio in seguito al coinvolgimento nella lite di poco prima. 
Alla vista dei carabinieri, questi si scagliava dapprima con violente testate contro l’autovettura di servizio e poi contro uno dei militari.  Veniva quindi arrestato per violenza, resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale. 
Il decreto a firma del questore Gagliardi è stato oggi notificato al gerente l’esercizio pubblico con l’applicazione dei sigilli e rimarrà chiuso per i prossimi 15 giorni.
Ad effettuare la notifica i carabinieri del posto. Alla sospensione potrebbe seguire una revoca della licenza qualora episodi come quelli sopra descritti si dovessero ripetere. 
 

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