Colpo grosso alla Speedline bottino sparito e ritrovato
SANTA MARIA DI SALA. Rubano un’ottantina di cerchi in lega alla Speedline, lasciandoli in un terreno agricolo vicino, forse per venirli a riprendere in un secondo momento.
Il giorno dopo li trovano però alcuni residenti: luccicavano nel bel mezzo del campo, baciati dal sole. Sul posto sono così arrivati prima i carabinieri, che hanno recuperato la refurtiva restituendola all’azienda. L’episodio a cavallo tra Pasqua e lunedì, nella nota azienda che produce cerchioni per auto in via Salgari, nel cuore della zona industriale salese.
Il furto risale alle ore piccole della notte di Pasqua: ignoti sono penetrati nel capannone dello storico marchio Speedline, poi acquisito dal gruppo svizzero Ronal, trafugando alcuni bancali di cerchi in lega per auto d’alta gamma. La banda, che potrebbe essersi servita di un camion o un furgone capiente, vista la mole e il peso della refurtiva, intendeva probabilmente rivendere il prezioso bottino, del valore di diverse migliaia di euro. Un furto studiato nei minimi particolari, eludendo i sistemi d’allarme e i controlli del sito produttivo. I ladri potrebbero però essere stati disturbati sul più bello, dopo aver già messo le mani sulla refurtiva o forse il piano prevedeva proprio di lasciare il bottino all’esterno dell’azienda, per passare poi a recuperarlo in un secondo momento, servendosi magari di mezzi di trasporto più adeguati e sfruttando circostanze meno sospette. Portati fuori dall’azienda infatti, 78 cerchioni rubati sono stati lasciati in un campo vicino allo stabilimento. L’occhio attento dei cittadini è però arrivato prima della mano lesta dei malviventi. Alcuni residenti si sono accorti della presenza dei cerchi abbandonati nel terreno agricolo: nuovi, ancora luccicanti al sole, seppur pallido, di Pasquetta, erano stati lasciati all’aperto, pronti a essere recuperati in un secondo momento. Invece ci hanno pensato subito i carabinieri di Mirano, che seguono le indagini sull’accaduto, aiutati dai colleghi di Spinea. La refurtiva è stata prima sequestrata, poi riconsegnata alla Speedline, che così non ha subito ammanchi.
In corso le indagini per risalire alla banda: si cerca un furgone nel quale i residenti si sarebbero imbattuti proprio lunedì pomeriggio, venendo anche in contatto verbale con l’autista, un ragazzo dell’Est Europa, che aveva accostato in maniera sospetta nei pressi del campo, in via Masi: interrogato dai residenti su cosa stesse facendo lì, a motore acceso, sarebbe poi montato alla svelta in cabina e fuggito con il mezzo, dileguandosi.
Filippo De Gaspari
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