Colpo di calore, bimba con 40 di febbre
Cavallino. La piccola di 6 anni aveva giocato nel giardino del centro estivo organizzato dal Comune nella scuola Pascoli

CAVALLINO. Febbre a 40 gradi da martedì sera dovuta a un colpo di calore per l’esposizione al sole arroventato di un pomeriggio ai centri estivi comunali. È la condizione di una bimba di 6 anni che martedì mattina con temperature torride, aveva giocato agli indiani nel cortile della scuola Pascoli che ospita le attività dei centri estivi organizzati dall’amministrazione comunale che coinvolgono circa 224 bambini fra scuola primaria (130) e scuola dell’infanzia (94). Da luglio alcuni genitori che hanno aderito lamentano una pericolosa esposizione dei loro bambini ai raggi solari per carenza di piante che li possano riparare dal sole.
«Da lunedì mia figlia mi raccontava che aveva tanto caldo al centro estivo», conferma la mamma della bambina con la febbre che ieri era scesa a 38 gradi, «tanto da arrivare a ripararsi all’ombra delle transenne new jersey che dividono il cortile dedicato alla scuola primaria, che comprende anche bimbi di 5 anni, da quello dei piccoli della scuola dell’infanzia. Martedì sera l’ho portata a casa poco prima delle 16 che già manifestava rossore del volto e degli occhi con dolori alle palpebre, lamentando sensazioni di freddo. Arrivata a casa è crollata dal sonno e da quel giorno ha la febbre alta». «Servirebbe un intervento del comune per riparare i bimbi», confermano altre mamme, «i gazebo non bastano. Che pensino ad alberare il cortile anche per il futuro e nell’immediato che venga montata una vela per proteggere i nostri piccoli».
«Abbiamo iniziato a occuparci dei centri estivi per tempo a marzo», replica l’assessore all’istruzione Dora Berton, «scegliendo la scuola Pascoli, dove sono stati organizzati anche negli scorsi anni, e facendo fronte a un sovrannumero di bimbi che da 160 del 2016 sono diventati 224 con aumento del 40%, anche perché quest’anno sono mancati i centri estivi della scuola privata Ippolita Forante. In previsione del caldo e della poca ombra del cortile abbiamo programmato l’acquisto il 3 luglio di quattro gazebo per i bimbi della primaria e poi di altri due il 10 luglio per i bambini dell’infanzia, oltre a due condizionatori portatili acquistati a metà luglio per la zona riposo della scuola. L’idea della vela issata su quattro pali non è a norma e in caso di vento potrebbe minare la sicurezza dei bimbi. Anche nel caso dei vaporizzatori in cortile la collocazione delle piante farebbe evaporare l’acqua senza benefici. A settembre invece piantumeremo pini donati dal corpo forestale che, crescendo, garantiranno l’ombra».
«Pessime le giustificazioni del comune», attacca Matteo Scarpa del comitato Più Democrazia, «per risolvere la situazione attuale non serve la bacchetta magica ma la volontà di spendere qualche soldo in più per creare dei punti all’ombra».
Francesco Macaluso
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