Colpito in testa e rapinato di 550 euro
PORTOGRUARO. Immobilizzato e colpito con una testata da due individui con addosso un casco integrale, che poi lo hanno derubato del contenuto del portafogli, circa 550 euro. Brutta avventura per un 24enne residente a Portogruaro, ma di origini campane, autista di un corriere espresso. L’aggressione è avvenuta nel tardo pomeriggio di mercoledì nel territorio di Sesto al Reghena, appena al di là del confine tra Veneto Orientale e Friuli. È stato lo stesso giovane a raccontare quanto accadutogli ai carabinieri della stazione di Cordovado, che hanno raccolto la sua denuncia e quindi avviato le indagini sul caso. Secondo quanto emerso, il 24enne, autista di una cooperativa di trasporti, aveva svolto durante la giornata una serie di consegne per conto del corriere Gls Friulexpress, che ha sede a Pordenone. Dopo aver concluso il consueto giro di consegne, il 24enne portogruarese si è fermato per una breve sosta nel territorio comunale di Sesto al Reghena. Ed è qui che, secondo il racconto del giovane, si è consumata la rapina.
Due individui, descritti dall’età di circa vent’anni e con il volto nascosto dal casco integrale, sono scesi da uno scooter Phantom Malaguti verde. Uno dei due assalitori ha immobilizzato il 24enne autista, mentre il secondo lo ha colpito al volto con una violenta testata. Dopo averlo atterrato, i due rapinatori hanno rivolto la loro attenzione al portafogli del giovane, dal cui interno sono stati sottratti circa 550 euro. Quindi, arraffato il bottino, i due malviventi sono montati nuovamente in sella allo scooter Phantom, dandosi alla fuga.
Dopo essersi ripreso dallo choc, il 24enne autista portogruarese si è recato dai carabinieri della vicina caserma di Cordovado, per denunciare la rapina. A lanciare l’allarme è stata la stessa vittima, per il momento non sarebbero infatti emersi eventuali testimoni oculari dell’accaduto. Nell’aggressione il giovane ha riportato alcuni vistosi ematomi allo zigomo. I militari dell’Arma hanno avviato le ricerche dei malviventi. Ma la perlustrazione della zona, estesa anche ai territori vicini e proseguita fino alla serata inoltrata di mercoledì, non ha dato esito positivo.
I carabinieri dovranno far luce su tutte le circostanze dell’episodio. È possibile, ad esempio, che gli assalitori conoscessero il percorso che doveva compiere il corriere in quella specifica giornata? Un aiuto importante alle indagini potrebbe derivare dalla visione delle telecamere di sorveglianza installate nelle vicinanze del luogo in cui è avvenuta l’aggressione.
Giovanni Monforte
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