Colpito da malore muore al lavoro

MASSANZAGO. Colto da malore in azienda, spira davanti ai colleghi. Tragedia ieri mattina alla Moretto di Massanzago (Pd), azienda con 230 dipendenti che produce macchinari e attrezzature ausiliarie...

MASSANZAGO. Colto da malore in azienda, spira davanti ai colleghi. Tragedia ieri mattina alla Moretto di Massanzago (Pd), azienda con 230 dipendenti che produce macchinari e attrezzature ausiliarie per l’industria della lavorazione delle materie plastiche. Un operaio di 56 anni di origine inglese, Clayton Hitches, noto come Max, residente a Martellago, verso le 9 di ieri mattina si è accasciato davanti al macchinario di assemblaggio. L’operaio è stato immediatamente soccorso dai colleghi e dallo stesso titolare, Renato Moretto, che in attesa del 118 gli ha praticato la respirazione artificiale. Tutto vano. E purtroppo non è servita nemmeno la mezzora di massaggio cardiaco e di pratiche rianimatorie dei sanitari del 118, giunti in via Padovane con l’elisoccorso e con un’ambulanza. Si tratta di una morte per cause naturali, come ha accertato il referto medico: con tutta probabilità Clayton è stato stroncato da infarto.

Le avvisaglie si erano manifestate al mattino. Ma, nonostante non si sentisse bene, l’operaio è voluto andare ugualmente al lavoro. «Parlavo spesso con lui», ricorda Renato Moretto, «era innamorato del suo lavoro. Era una persona buona, colta e bene educata. Era venuto in Italia una ventina di anni fa e da due anni lavorava nella mia azienda. Lascia due bambine che aveva adottato insieme alla moglie».

Alla Moretto Clayton era arrivato con altri cinque colleghi: tutti avevano perso il posto dopo che la ditta di Santa Maria di Sala dove lavoravano era fallita. Alla Moretto si trovava benissimo. «Ho il magone», aggiunge l’imprenditore, «ho cercato di rianimarlo in attesa dell’arrivo dei soccorsi, poi ho chiamato il parroco per benedire la salma e insieme a tutti i dipendenti abbiamo vegliato Max per un’ora e mezzo». (g.a.)

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