Colonnine del bike sharing con prese per carrozzine

Almeno 300 disabili in città avranno le ricariche gratis, grazie a un progetto voluto da Sportello Handicap Cgil e Comune: attivazione in 9 punti da maggio
Di Mitia Chiarin

Il cronoprogramma prevede l’attivazione entro giugno, ma in Comune sono convinti si possa inaugurare il servizio anche prima di maggio. I circa 300 cittadini mestrini con disabilità che si muovono con le carrozzine elettriche, potranno tra qualche mese garantirsi viaggi senza rischio di rimanere per strada, causa la batteria che si scarica.

Questo perché su alcune delle rastrelliere delle bici pubbliche del “Bike sharing” arriveranno delle speciali prese per la ricarica dei mezzi di deambulazione utilizzati dalle persone disabili. Una idea semplice, che rappresenta un passo avanti di civiltà, per garantire libertà di movimento alle persone con problemi di deambulazione. Il tutto è nato da un incontro e da uno scambio di idee tra a Gino Baoduzzi dello sportello Handicap della Cgil di Venezia e il sindaco Luigi Brugnaro. Baoduzzi lo scorso anno ha spiegato al sindaco la sua idea e il primo cittadino l’ha subito sostenuto, tanto che Baoduzzi, disabile, ha avuto una serie di incontri con i tecnici di Avm e del Comune e ora il progetto ha preso forma e presto sarà realizzato.

Nove le postazioni delle biciclette del Bike Sharing del sistema “Bicincittà” che saranno dotate delle prese di ricarica. Sono quelle della stazione ferroviaria Mestre, di piazzale Donatori di Sangue; di via Ulloa, Corso del Popolo (angolo via Mestrina); piazza Municipio a Marghera; via San Pio X all’angolo con via San Girolamo; la Carbonifera; l’università di via Torino e piazzale Candiani.

Baoduzzi si dice soddisfatto: «Dall’incontro con il sindaco Brugnaro, che si è detto subito interessato a questo progetto e ha spinto per realizzarlo, siamo riusciti ad incontrare prima l’assessore Boraso poi i tecnici di Avm e ora non ci resta che attendere la realizzazione di questo progetto che dovrebbe essere portato anche al Lido di Venezia. Girando per varie città avevo notato questo servizio, utilissimo a chi si muove con la carrozzina elettrica e teme di non avere punti di ricarica. Oggi molti disabili per questo motivo preferiscono rimanere nelle vicinanze di casa. La ricarica sarà possibile grazie a tessere modello Imob che saranno messe a disposizione alle persone disabili con carrozzine elettriche. A rilasciarle sarà l’Usl 3 Serenissima in collaborazione con lo Sportello Handicap della Cgil, così eviteremo abusi nell’utilizzo delle colonnine e ovviamente per quanti sono dotati di tessere l’utilizzo sarà gratuito. Significa a Mestre garantire davvero libertà di movimento ad almeno 300 persone». Ogni sessione di ricarica sarà registrata dal portale di gestione delle postazioni del “Bike sharing”, a partire dallo sblocco dello sportellino protettivo della presa e consentirà di quantificare e monitorare gli utilizzi. Per cui se, in futuro, il Comune sceglierà di implementare il servizio, magari consentendo di ricaricare qui altri mezzi elettrici (tipo le stesse bici a pedalata assistita) lo potrà fare anche a pagamento perché il sistema, tramite il passaggio della tessera, identifica l’utente e le sue attività e addebita una tariffa come avviene oggi con l’uso delle biciclette.

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