Collisione tra due navi paura, ma nessun ferito
VENEZIA. Attimi di paura ieri pomeriggio per la collisione tra due navi cargo avvenuta di poco fuori dalla bocca di porto di Malamocco. La nebbia, con ogni probabilità, è all’origine dell’incidente tra i due mercantili, che non ha comportato feriti, nè sversamento di idrocarburi. La coltre che sta avvolgendo da alcuni giorni tutto il veneziano sta dunque mettendo in crisi anche la circolazione navale.
Dopo la motonave dell’Actv finita in secca lunedì sera, ieri la collisione tra le due imbarcazioni che trasportavano container, la Dinah Borchard e la EuroCargo Patrasso. Attorno alle 16 entrambe avevano da poco lasciato il porto di Venezia, uscendo in mare aperto dalla bocca di Malamocco, quando si sono scontrate. L’esatta dinamica che ha portato alla collisione tra i due mercantili non è ancora stata ricostruita nel dettaglio, ma sarebbe stata la Borchard a colpire la poppa dell’Eurocargo Patrasso. La nebbia è stata con ogni probabilità una delle cause. Dopo la paura iniziale, per la possibilità che nella collisione potessero essere rimasti feriti membri dell’equipaggio, sono arrivate invece notizie più confortanti. Nell’impatto non si sono registrati nè feriti, nè conseguenze per l’ambiente. Non si è verificata alcuna fuoriuscita di idrocarburi. A intervenire alla bocca di Malamocco per le operazioni di soccorso è stata la Capitaneria di Porto. Le due navi, danneggiate ma non a tal punto da rischiare l’affondamento, sono state riportate in rada a poca distanza dal luogo della collisione per gli accertamenti e per essere riparate per poi riprendere la rotta di destinazione. Ora resta da capire se a causare la collisione, oltre alla scarsa visibilità, sia stata anche una manovra errata da parte di uno dei mercantili.
La capitaneria di Porto ha dovuto attendere invece fino alle 5 di ieri mattina per recuperare la motonave dell’Actv Poveglia. Solo a quell’ora la marea ha consentito all’imbarcazione di disincagliarsi dalla secca. Non è stato dunque necessario l’intervento, peraltro piuttosto costoso, di un’altra nave per trascinare la Poveglia fuori dalla secca. Il mezzo dell’Actv, partito da Punta Sabbioni e diretto a Venezia, si era arenato lunedì alle 22, all’altezza del Bacan, di fronte all’entrata del Lido, nonostante l’utilizzo del radar.
Tutti i passeggeri a bordo, una ventina, sono stati portati a destinazione un’ora dopo, con un altro mezzo dell’Actv, che grazie a un pescaggio ridotto ha potuto avventurarsi, guidato dalla Guardia Costiera, tra le secche del Bacan.
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