Coletti: «Acrib firmi i premi di produzione»
Il comparto calzaturiero del Brenta supera i 2 miliardi di fatturato ma le paghe sono ferme
STRA. «Da quasi un anno aspettiamo che, dopo la firma del contratto nazionale del comparto calzaturiero, vengano firmati i contratti di secondo livello cioè i premi di produzione. Ma la pazienza è finita: se entro dicembre questi contratti non saranno firmati scatterà la mobilitazione con incisive azioni di lotta». A dirlo è la Filctem Cgil con il segretario provinciale Riccardo Colletti.
«Sono mesi», dice Colletti, «che assistiamo ad un tira e molla sul premio di produzione a cui francamente non sappiamo più che risposta dare. Proprio per questo crediamo che la firma di questo strumento che rappresenta un formidabile incentivo in termini di produttività per i lavoratori, sia essenziale per far volare un comparto che meno di altri ha risentito della crisi degli ultimi 10 anni».
Che la crisi sia alle spalle lo ha certifica la stessa Acrib, l’associazione dei calzaturieri del Brenta. Le aziende affiliate all’Acrib fra le ex provincie di Padova e Venezia erano state nel 2016, 532: 12 in più rispetto all’anno precedente. Il distretto calzaturiero ha avuto una crescita in posti di lavoro di 360 persone rispetto all’anno precedente, gli altri distretti della calzatura italiana di pari dimensioni ne hanno persi 300. Il distretto della Riviera conta oggi occupa 10.389 addetti per una quota export del 92%. Ma soprattutto per la prima volta ha superato i 2 miliardi di euro di fatturato e i 20 milioni di paia vendute. E la crescita stimata nei prossimi mesi è del 10 – 15 %. Le paghe base per un assunto a tempo indeterminato sono di 1. 000 – 1. 150 euro al mese netti. Con i premi produzione gli operai arriverebbero anche a 1400 euro. «Ora è tempo che gli imprenditori capiscano», conclude Coletti, «che la firma del contratto integrativo in questa fase di ripresa è anche nel loro interesse».
(a. ab.)
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