Coin Venezia, proroga di sei mesi: ma l’accordo è lontano

Il 28 febbraio termina il contratto di locazione tra Coin Excelsior e la Drizzly srl di Paola Coin: lunedì incontro in Regione. Situazione ancora di crisi.
L'interno dello store Coin Excelsior a Rialto
L'interno dello store Coin Excelsior a Rialto

VENEZIA. La scadenza è agli sgoccioli. Mercoledì 28 febbraio termina il contratto di locazione tra Coin Excelsior e la Drizzly srl di Paola Coin, ma, dopo mesi di trattative per trovare un accordo sull’affitto, il futuro dello store di Rialto appare quantomai incerto.

Lunedì è stato convocato un incontro alla Direzione Lavoro della Regione al quale, oltre ai sindacati, compariranno anche inquilino e proprietà, tra i quali c’è almeno un milione di euro di distanza, considerato che rispetto ai tre milioni richiesti per il nuovo canone il Gruppo Coin ne avrebbe offerti “solo” due. «Vorrei che a questo punto le parti dicessero le cose come stanno», spiega Fabio Marchiori della UilTucs, «visto che ci sono novanta lavoratori che rischiano il posto».



Nel frattempo sembra che lo store abbia avuto una proroga di sei mesi, e questo spiegherebbe il fatto che sono state allestite le nuove vetrine e che i tre piani ospitano già le collezioni primavera-estate. I contratti a termine, infatti, sarebbero stati rinnovati fino a giugno, così come quelli dei corner monomarca. A favore di questa possibilità c’è anche il fatto che in Comune non sarebbero state depositate domande per nuove licenze nell’immobile.

Ma ci sono anche ipotesi meno benevole, come quella che vuole la Drizzly in possesso di un titolo esecutivo che impone all’inquilino di lasciare libero l’immobile entro il 2 marzo.

«Sono molto preoccupato perchéla situazione non ha avuto un evoluzione positiva - spiega l’assessore Renato Boraso che nei mesi scorsi si era speso in prima persona, a nome del sindaco Brugnaro, per far incontrare le parti e cercare di trovare un accordo - purtroppo i nostri tentativi di appianare la situazione non hanno avuto riscontri. Ora vediamo cosa succede all’incontro di lunedì».

Nei mesi scorsi, a sostegno dei lavoratori, i sindacati avevano anche organizzato una raccolta di firme e una petizione negli altri negozi del Gruppo mentre i lavoratori avevano scritto una lettera a Paola Coin spiegando la loro difficile situazione e il senso di attaccamento all’azienda. Di mezzo, com’è noto, c’è l’aumento del canone di locazione che dagli attuali 580 mila euro all’anno dovrebbe passare a 3 milioni di euro, cioè quasi sei volte tanto, una cifra che se per il Gruppo Coin non è sostenibile, potrebbe esserlo invece per un monomarca che - secondo le voci - potrebbe essere H&M, desideroso di trasferirsi in una sede più grande lasciando il palazzetto di campo San Luca.


 

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia