Code per la Tares, ma il pagamento slitta

Ressa negli uffici postali di molti comuni e centralini Veritas in tilt: la maggiorazione va versata entro il 16 gennaio
Di Francesco Furlan
Lunghe code alle poste per pagare la Tares
Lunghe code alle poste per pagare la Tares

Tares e maggiorazione dei servizi indivisibili: che confusione. Le code alle poste, la fretta di pagare, le televisioni che anche ieri continuavano a ripetere che era l’ultimo giorno utile per il versamento, e i centralini di Veritas che nella tarda mattinata sono andati in tilt: «Scusi, ma come faccio a pagare entro oggi se non mi è ancora arrivato il modello per il pagamento?». Molti utenti devono ancora ricevere i modelli di pagamento, la cui distribuzione dovrebbe concludersi in città entro metà settimana, perché la scadenza per il pagamento, per la maggior parte dei comuni della provincia veneziana, era fissata per il 31 dicembre anche se proprio ieri pomeriggio il governo ha fatto sapere, con una nota ufficiale, che «entro il 16 gennaio deve essere versata la maggiorazione Tares per il 2013, nel caso in cui il Comune non abbia inviato il relativo bollettino in tempo utile per far rispettare ai contribuenti la scadenza del 16 dicembre 2013». Una scadenza cui molti comuni avevano comunque già derogato, e se volete un consiglio: pagate comunque entro fine anno. A Venezia in centro storico i modelli di pagamento sono in consegna in queste ore a Cannaregio mentre in terraferma sono in attesa le famiglie che abitano nelle zone di Bissuola e Carpenedo, Mestre centro, Gazzera e a Marghera. «Non c’è motivo di correre in banca o agli sportelli postali per pagare il saldo della Tares e la maggiorazione riservata allo Stato» spiega Veritas «e non c’è necessità di intasare le linee telefoniche di Veritas per chiedere informazioni o chiarimenti. Per pagare, infatti, c’è ancora tempo». La terza rata Tares dovrà essere versata a saldo contestualmente alla maggiorazione di 0,30 €/mq che verrà versata direttamente allo Stato come contributo per i cosiddetti servizi indivisibili che riguardano illuminazione pubblica, manutenzione stradale e polizia urbana. Per il pagamento della maggiorazione statale, le famiglie – anche chi ha domiciliato le bollette in banca - possono utilizzare il modello F24 semplificato inserito nella busta che contiene il saldo della Tares e che è in parte compilato con i dati in possesso di Veritas. Il modello deve però essere completato con la data, il luogo di nascita e il sesso dell’intestatario dell’utenza Tares e va inserito anche il codice fiscale, se non è prestampato. Gli utenti di Lido di Venezia e Pellestrina devono aggiungere a mano, nel campo codice ente, il codice L736, dal momento che Veritas si è dimenticata di farlo. Nel caso altri dati risultassero sbagliati, sarà necessario compilare un nuovo modello F24 semplificato con i dati corretti dell’intestatario dell’utenza Tares. Il modello è scaricabile dal sito www.agenziaentrate.gov.it o disponibile negli uffici postali e banche, i luoghi dove si va pagarlo (si può fare anche online). I titolari di partita Iva invece sono obbligati a pagare la maggiorazione statale con il modello F24 telematico, anche utilizzando intermediari, ad esempio professionisti e associazioni di categoria. Dunque, il modello F24 semplificato inserito nella busta che contiene l’avviso di pagamento della Tares serve solo per rilevare i dati riportati nei campi precompilati che devono essere riportati nel modello F24 telematico. Ieri i dubbi sulla scadenza del pagamento hanno spinto molti utenti a mettersi in coda, in una giornata già complicata per la scadenza dei pagamento dell’Imu sulla seconda casa.

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