Code di 200 metri per montare sui battelli Actv

La programmazione aziendale è un disastro: i nuovi orari con servizi ridotti hanno portato a degrado e risse. Difficile poi dire #enjoyrespectVenice
La coda all'imbarcadero di Santa Lucia (foto Agenzia Interpress, Venezia)
La coda all'imbarcadero di Santa Lucia (foto Agenzia Interpress, Venezia)
VENEZIA. Code di ore e botte per montare su vaporini e motoscafi. L’unica in tutto il mondo a non sapere che da qualche anno la stagione turistica continua anche dopo la chiusura delle spiagge resta Actv.
 
Da metà settembre, cioè da quando Actv ha ridotto le linee, tutti i battelli delle circolari sono stracarichi ben oltre l’inverosimile.
Vaporetti pieni, ombrellate tra i passeggeri esasperati
Una situazione che è andata peggiorando con l’introduzione dell’orario autinnale da ottobre e che diventa drammatica durante i giorni festivi, quando i battelli delle circolari in partenza dal Lido partono già stracarichi e sono costretti a lasciare la gente a terra alle fermate successive.
 
La foto che vedete è di oggi, all’imbarcadero della Stazione di Santa Lucia. Mostra le code di persone che cercano disperatamente di montare su un battello. Turisti, lavoratori pendolari e veneziani sono costretti ad affrontare una coda di circa 200 metri, stando ore al sole (se va bene).
 
Domenica sono addirittura scoppiate risse tra passeggeri che tentavano di montare sui mezzi acquei stracarichi, con ombrellate tra donne all’imbarcadero di San Zaccaria, uno degli imbarcaderi, e sono il 90%, in cui non c’è alcuna corsia preferenziale per possessori di carta Venezia Unica.
 
Il personale Actv è ormai esasperato: «Hanno tolto la linea 2 per il Lido, le circolari sono tagliate di un terzo nei festivi cioè quando arrivano più visitatori», spiegano i piloti, «sembra che l’Azienda non sappia più gestirsi».
Moto ondoso, controlli con telelaser dalle barche dell'Actv
Un vigile controlla le barche con il telelaser da bordo di una lancia dell'Actv (foto gentile concessione pagina "Diportisti laguna veneta")
Il motivo di questi orari non sembra però essere la mancanza di mezzi o personale. Per mettere la cicliegina sulla torta, infatti, Actv ha anche fornito in questi giorni propri mezzi e piloti ai vigili urbani per una serie di operazioni di controllo del traffico acqueo.
 
Insomma: dopo un estate a parlare di #enjoyrespectVenice, il risultato da parte delle aziende pubbliche veneziane sembra disastroso.
 
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