Codacons: necessari controlli campione negli asili

Dopo il caso delle due maestre che a Milano legavano e picchiavano i bambini dell'asilo, necessarie nuove regole e test psicoattitudinali
Frame tratti dal video realizzato dai carabinieri di Milano con delle telecamere nascoste, dopo le denunce presentate da due ex collaboratrici, che hanno potuto documentare le violenze nei confronti dei bambini all'interno dell'asilo privato Baby World Bicocca di Milano, Roma, 1 agosto 2016. ANSA/UFFICIO STAMPA CARABINIERI
Frame tratti dal video realizzato dai carabinieri di Milano con delle telecamere nascoste, dopo le denunce presentate da due ex collaboratrici, che hanno potuto documentare le violenze nei confronti dei bambini all'interno dell'asilo privato Baby World Bicocca di Milano, Roma, 1 agosto 2016. ANSA/UFFICIO STAMPA CARABINIERI

E’ l’ennesimo caso di maltrattamenti a danno di bambini, che dimostra come il problema sia molto diffuso in Italia e come sia necessario adottare provvedimenti urgenti a tutela dei minori.

Lo afferma il Codacons in merito alla vicenda delle due maestre di un asilo nido di Bicocca poste agli arresti per maltrattamenti ai danni di alunni di età compresa tra i pochi mesi e i due anni.

“Si stanno pericolosamente moltiplicando i casi di cronaca che vedono maestre arrestate con l’accusa di violenze a danno dei bambini – spiega il presidente Codacons, Marco Maria Donzelli – Da tempo la nostra associazione chiede di installare sistemi di videosorveglianza negli asili che, nel rispetto della privacy, possano vigilare sull’operato del personale scolastico portando alla luce casi di maltrattamenti o di comportamenti scorretti e fungere da deterrente.

Non si tratta di rendere le aule un “grande fratello”, ma di introdurre controlli che vadano nell’unica direzione di tutelare i minori. Si rende necessario anche modificare le modalità con le quali si ottengono le autorizzazioni per lavorare con i bambini, prevedendo maggiori controlli e test psico attitudinali. I fanciulli sono piccoli e inermi e vanno tutelati attraverso ogni mezzo a nostra disposizione” – conclude Donzelli.

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia