Club scambisti, Fossalta si divide «Fuori luogo». «Tutto in regola»

FOSSALTA DI PORTOGRUARO. «Davvero inaccettabile il luogo dove sorge il club». «Nessuno scandalo, visto che sono a posto con i permessi». Il giorno dopo il paese si divide e fioccano i commenti più disparati sulla scoperta di Botero, il Club Privè sorto nelle vicinanze della chiesa, dove una volta c'era il mobilificio Milan, a Villanova Sant'Antonio, che nel paese viene anche definita Villanova Vecchia. Il locale è gestito da una coppia di San Vito, Leo e Loredana. Non sono mancati duri giudizi, soprattutto da parte della popolazione femminile in particolare modo a Fossalta. Mentre a Villanova la scoperta ha destato sorpresa. In pochi infatti sospettavano che dietro a quella insegna e della splendida immagine del fumetto di Valentina si nascondesse un posto dove si può praticare lo scambio di coppia.
Il fatto che ha destato ancora più scandalo riguarda però la posizione del Botero. Che in pratica si trova di fronte a una chiesa, frequentata dai fedeli in sporadiche occasioni durante l'anno liturgico. In attesa di un pronunciamento della diocesi, che per ora rimane in silenzio, ieri don Corrado Carolo, giovane sacerdote in servizio nella parrocchia di Villanova e in quella di Vado (dove dice messa aiutando un parroco più anziano), ha dovuto stoppare la morbosa curiosità delle persone. Nessun velato riferimento durante l'omelia, ma il chiacchericcio sulla posizione del Club Privè ha dato abbastanza fastidio.
La bomba è infatti esplosa proprio nel giorno in cui, nei locali della parrocchia villanovese, si sono riuniti per il pranzo comunitario i bambini della Prima comunione, accompagnati dai loro genitori. La scoperta del Botero non ha però rovinato l'appetito del presule originario di Pramaggiore, anzi. «Ribadisco la posizione dell’altro giorno, e cioè che non voglio esprimermi più di tanto sull'argomento», ha commentato il parroco, mentre alcune mamme lo guardavano interdette, senza intuire il motivo della conversazione, «sono contento comunque che la popolazione di Fossalta la pensi come me. La gente, fortunatamente, resta fedele alle tradizioni e al messaggio cristiano».
Nei bar di Villanova, località che non faceva più notizia forse dai caldi mesi della polemica sulla centrale a biomasse Zignago Power, gli avventori hanno espresso la loro. «Se tutto è legale», ammette un barista, «non vedo il motivo di tutto questo scandalo». La maggioranza dei villanovesi interpellati non era a conoscenza della presenza di questo locale particolare. Nemmeno un negoziante che vende scarpe a cento metri dal Botero.
Rosario Padovano
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