Clooney: sposo Amal il 26 settembre a Venezia

L’annuncio dato dall’attore americano ieri sera a Firenze. Entro due settimane il matrimonio con l’avvocatessa iraniana
George Clooney and his fiancee Amal Alamuddin pose for photographers as they arrive for the "Celebrity Fight Night" foundation gala dinner, in Florence, Italy, Sunday, Sept. 7, 2014. (AP Photo/Francesco Bellini)
George Clooney and his fiancee Amal Alamuddin pose for photographers as they arrive for the "Celebrity Fight Night" foundation gala dinner, in Florence, Italy, Sunday, Sept. 7, 2014. (AP Photo/Francesco Bellini)

VENEZIA. Dunque questa volta è vero, non solo verosimile. Questa volta c'è una futura sposa di livello, c'è una quasi suocera, c'è - sembra - un figlio in arrivo ma, soprattutto c'è una data. Il 27 settembre, a Venezia, con ricevimento in un palazzo sul Canal Grande e una tre giorni di festeggiamenti ai bordi della piscina dell'hotel Cipriani, l'albergo della Giudecca che da quasi vent'anni custodisce gli amori e gli enigmi di George Clooney e che ora dovrà tenersi stretto stretto l'irresistibile evento atteso con identico, folle, prurito dai giornali di gossip, da mezza Hollywood (in arrivo in laguna) e dalla schiera di ex fidanzate rimaste al palo.

Dunque George Clooney ce l'ha fatta; o meglio sarebbe dire che ce l'ha fatta Amal Alamuddin, 36 anni, avvocato libanese specializzata in diritto internazionale e diritti umani, tre lingue sulla punta delle dita, chioma corvina, look easy chic, nessun contributo apparente dalla chirurgia plastica e quindi molto lontana dalle precedenti accompagnatrici più o meno strappate alla fame che Clooney ha esibito negli anni sul red carpet del Lido e di Cannes senza che nessuno ci credesse. Ora ci credono tutti, a cominciare dall’attore stesso che l’altra sera, nel corso di un gala di beneficenza a Firenze, così, out of the blue, in un fiotto da innamorato che non calcola le conseguenze, ha sentito la sua voce annunciare qualcosa che mai avrebbe pensato di pronunciare, e cioè che avrebbe sposato Amal di lì a poco e naturalmente a Venezia in un palazzo a sorpresa che potrebbe essere il Pisani Moretta, o il Mocenigo dove soggiornò Angelina Jolie durante le riprese di “The tourist” o l’Aman Resort.

Persino troppo facile. Persino troppa grazia se, in un colpo solo, Clooney ha messo una pietra tombale sul chiacchiericcio poco elegante circa le sue preferenze sessuali indicando al mondo intero una strada diametralmente opposta, è cioè quella del giorno e del luogo del suo luminoso futuro di coppia. Non fu così, due settimane fa, per Angelina Jolie e Brad Pitt che riuscirono a sposarsi senza canea intorno ma grazie a un servizio di depistaggio costato quanto la cerimonia di nozze. Clooney, tuttavia, è un innamorato di recente data, ha poca dimestichezza con le fedi, non ha adottato una mezza squadra di calcio di bambini. Il suo vero, grande amore universalmente noto è stato quello per il maialino Max e dunque gli è concessa la leggerezza di dire quello che ha detto ignorando (o fingendo di ignorare) che, a interessare veramente, sarebbe stato quello che invece ha taciuto.

Dire Venezia, con un po’ di inutile vaghezza, per Clooney significa in realtà l’hotel Cipriani dove al bar può chiedere l’aperitivo che porta il suo nome, sprofondare tra i cuscini della suite Palladio, fare il bagno nella Jacuzzi in terrazza e la mattina scendere direttamente al moletto privato della camera per saltare al volante di un motoscafo. Venezia per Clooney vuol dire otto festival del cinema in quindici anni, di cui quello del 2009 al fianco di una Elisabetta Canalis schiacciata da qualcosa più grande di lei e ora anche lei a un passo dall’altare con chissà quali pensieri. Poi ci fu la Mostra del cinema dell’anno scorso con “Gravity” e Sandra Bullock che, per il tempo di un photocall, gli fu accreditata come nuova fidanzata mentre era solo una cara amica che gli diceva: dai, George, sposati.

Amal dalla bocca larga è arrivata poco dopo e, in un sol boccone, l’ha fatto innamorare e se l’è preso. Ad aprile la decisione di sposarsi, a maggio i primi sopralluoghi nei palazzi papabili alla festa di sabato che sarà preceduta dallo scambio dei voti. Nel riserbo estivo si è messa in moto una macchina pazzesca con la clausola, nera su bianco, della consegna del silenzio dalla quale, fatalmente, qualcosa si è perso. Gli invitati saranno un centinaio, tutti alloggiati al Cipriani, i fiori dovrebbero essere di Munaretto, l’abito di Oscar de la Renta e per la festa arriverà la cantante Lana Del Rey. Troppo facile. E se invece fosse tutto un film?

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