Clonava le carte di credito dei clienti del ristorante: arrestata
di Francesco Furlan
VENEZIA. Quattro cittadini romeni, specializzati nella «cattura», clonazione e uso fraudolento di carte di credito, sono stati arrestati dalla squadra mobile di Venezia. Il gruppo faceva leva soprattutto su una 23 enne connazionale che lavorava come cameriera in un noto ristorante lagunare, nei pressi di Rialto. Approfittando della sua posizione la donna, con un piccolo skimmer che teneva nascosto nella tasca del grembiule «catturava» i codici segreti delle carte di credito dei turisti.
I codici venivano poi dati ai tre complici, tutti esperti informatici, i quali con un personal computer e un programma riversavano i dati su badge «vergini» clonando quindi la carta che veniva poi usata per fare spese d'ogni tipo. Nel corso della perquisizione nell'abitazione degli indagati, che vivevano tutti assieme a Spinea, in un appartamento di via XX Settembre, sono stati sequestrati 5 skinner e altro materiale, comprese decine di carte di credito pronte all'uso.
Un altro skimmer è stato trovato in una tasca del grembiule della cameriera, all'interno dell'armadietto del ristorante dove lavorava. Vittime decine di turisti Usa, del Sudamerica, Australia e Oriente.
I poliziotti della squadra mobile hanno già identificato i codici di una quarantina di carte, ma i clienti cui sono stati rubati i codici sono almeno duecento. Negli ultimi mesi i quattro, finiti in carcere per associazione a delinquere e frode informatica, avrebbero fatto acquisti per circa 100 mila euro. Gli arrestati sono Mihaela Grigoras, 26 anni (la cameriera), Catalin Radu Dascalu, (28) Adrian Dobroslav, (26), e Tudorel Tudosa, (24) che erano gli informatici, e coloro che andavano a fare gli acquisti in molte città del Nordest.
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