Clonata la carta Signora rimborsata da Poste Italiane
Poste Italiane ha rimborsato l'intera somma sottratta da ignoti, grazie alla clonazione, a una correntista di Mestre, C.P., dopo che su suggerimento di Adico la signora li aveva citati in giudizio davanti al giudice di pace. Di più: in questi giorni Poste Italiane ha risposto positivamente a un'altra diffida inviata dall'Associazione relativa a un caso analogo di clonazione, 350 euro sottratti tramite un sito di scommesse in due tranche tra aprile e luglio 2012, che verranno rimborsati al socio. La disavventura della signora mestrina risale a settembre 2012. «Un evento che spalanca le porte a tutti coloro che hanno subìto la clonazione della carta di credito-bancomat o delle ricaricabili delle Poste», commenta il presidente di Adico (associazione difesa consumatori), Carlo Garofolini, «e se Poste Italiane di fronte alle richieste di risarcimento dei clienti e alle diffide dei legali solitamente fa orecchie da mercante, questa volta ha dovuto fare i conti con una minaccia di causa. E a quel punto è stato concesso il dovuto: quindi invitiamo tutte le vittime delle clonazioni ad agire subito». L'iter prevede la denuncia e la lettera di reclamo a Poste Italiane per aprire il contenzioso. Se Poste Italiane non risponde o risponde negativamente, interviene l’Adico. (m.a.)
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