Cloe: «Non ho bisogno di nessun aiuto»

L’insegnante ha annunciato iniziative clamorose. Intanto uno striscione nazista davanti alla scuola dove cresce la tensione
DINELLO - DINO TOMMASELLA - SAN DONA' DI P. - ISTITUTO SCARPA CON AUTO CARABINIERI
DINELLO - DINO TOMMASELLA - SAN DONA' DI P. - ISTITUTO SCARPA CON AUTO CARABINIERI

«Non ho bisogno dell’aiuto di nessuno e andrò avanti con iniziative anche rivoluzionarie». Cloe ha risposto così al gruppo Lgbte di Denis Mazzon che ha cercato subito di contattarla al telefono e poi sui social. Ha preso le distanze con una certa diffidenza dall’associazione che tutela lesbiche, gay, trans, bisex e etero nel Veneto Orientale. «Noi comunque», dice Mazzon, «ci siamo offerti di dare il nostro aiuto e apporto e lo ha rifiutato. Resta il fatto che le siamo a fianco in questa sua battaglia. Le abbiamo solo imputato di non aver preparato i ragazzi alla sua scelta. Si sono trovati davanti direttamente a scuola seduti tra i banchi e, immaginiamo, davvero senza parole».

Intanto resta alta la tensione attorno all’istituto d’istruzione superiore Scarpa-Mattei di San Donà, la scuola dove insegna Cloe. “Fuori i gender dalle scuole” è lo striscione trovato ieri mattina davanti all’istituto. Il blitz, compiuto nella notte, è stato rivendicato dall’associazione di estrema destra “Veneto Fronte Skinheads”. All’arrivo del personale a scuola, lo striscione era già stato staccato dalla recinzione e accartocciato per terra. È stato portato dentro l’istituto, insieme al comunicato che riporta la non meglio precisata firma “ferocemente, il portavoce”.

«Siamo all’apoteosi del ridicolo e della destabilizzazione del sistema scolastico», si legge nel volantino che definisce “sconcertante” il fatto che, all’interno di un contesto educativo, «si sia verificato l’ennesimo e imbarazzante scempio di tematica sessuale». Per i nazisti gli studenti sono vittime «di un messaggio d’opinione lanciato da una manifestazione ideologica individuale che alimenta una visione distorta della società».

L’Iis Scarpa-Mattei ha informato i carabinieri, che sono arrivati a scuola e hanno preso in consegna striscione e volantino. Sarà l’istituto a valutare se presentare formale denuncia. Dopo il blitz degli attivisti di estrema destra, la sensazione nell’istituto sandonatese è di essere diventati un obiettivo sensibile. «Quanto accaduto desta una certa preoccupazione», spiega il professor Francesco Carrer, «è lo sviluppo di una situazione che, invece di diminuire di tensione, tende ad alimentarsi ed esplodere. Ormai siamo su un piano meramente politico». «Secondo noi ormai la vicenda di Cloe centra poco, tutto si sta spostando sul piano ideologico e politico», fa eco la vicepreside Francesca Musitano. Solidarietà alla scuola dopo il blitz degli Skinheads è stata espressa dal Pd.

«Fa sorridere che abbiano approfittato delle tenebre per compiere il solito vile e ridicolo atto provocatorio», si legge in una nota, «questa rivendicazione non fa che testimoniare la deriva intollerante di sparuti gruppi che, fortunatamente, non trovano breccia alcuna nella società. Il circolo del Pd di San Donà e la consigliera regionale Zottis si uniscono al coro di voci in difesa della libera scelta rispetto al proprio orientamento sessuale e ritengono indispensabile ribadire la necessità di una valutazione che sia legata alle capacità di insegnamento dei docenti e a nient’altro, mettendo un freno al discredito nei confronti dell’Istituto Scarpa-Mattei e del suo personale».

Sempre ieri mattina, all’esterno della scuola, è stato trovato un secondo volantino, stavolta a sostegno di Cloe «per il diritto di ciascuno di costruire il proprio futuro in modo libero e per il diritto degli studenti ad avere un corpo insegnante selezionato in base alle proprie capacità professionali e non alle caratteristiche personali».

Giovanni Monforte

Giovanni Cagnassi

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