Clodì, primo pienone tra il taglio del nastro e le offerte sottocosto
CHIOGGIA. Difficile dire, se proprio si volesse fare un confronto, chi abbia vinto la gara di affluenza tra il tradizionale mercato del “zioba” e il nuovo parco commerciale Clodì. La bella giornata di sole, a dispetto dell'annunciato arrivo del maltempo notturno, ha portato migliaia di visitatori e clienti all'uno e all'altro appuntamento.
E non è improbabile che molti abbiano voluto fare entrambe le tappe. L'inaugurazione del Clodì, comunque, ha rispettato tutti i crismi dell'evento commerciale, ma anche nazional – popolare, con la presenza del sindaco, Giuseppe Casson, del vescovo Adriano Tessarollo e dei massimi dirigenti di Immobiliare grande distribuzione, il presidente Gilberto Coffari, e di Coop Adriatica, il presidente Adriano Turrini. Su di loro, una ragazza vestita da angelo e appesa a una mongolfiera, è calata dal cielo, consegnando un cuscino con le forbici per tagliare il nastro inaugurale. Ma ai visitatori, accorsi anche prima delle 10 di mattina, orario della cerimonia, sembravano interessare di più le offerte dei negozi, in particolare quello smartphone venduto sottocosto al Trony, davanti al cui ingresso si era formata una lunga fila che faceva il paio con quella, sulla Romea, composta dai veicoli che volevano entrare al Clodì e che, alla fine, hanno occupato tutti gli oltre mille posti macchina disponibili. «Oggi ho fatto fatica a parcheggiare» racconta Francesco che è arrivato da Ariano Polesine con la moglie e ha riempito il carrello della spesa «spero che la prossima volta non sia così».
E da Francesco, che frequenta i centri commerciali del ferrarese, arriva anche qualche consiglio per migliorare questo di Chioggia. «Ci vorrebbe un'area per tenere i bambini mentre i genitori fanno la spesa. Peccato anche che non ci sia il bar (ci stanno ancora lavorando, come in diversi negozi, ndr) e non ho visto dove siano i bagni. Comunque l'insieme è bello. Quanto ai prezzi, nella media, mi sembrano buoni anche se, qui vicino, si può fare la spesa a meno, sacrificando un po' la qualità».
Sul prezzo ha puntato anche Renzo, titolare di un bar di Sottomarina che qui è venuto a comprarsi un Tv Led da 40 pollici. «Qui si spende decisamente meno che in città» dice «e non solo per gli elettrodomestici. Poi, si sa, quando arrivano questi colossi, i piccoli chiudono» commenta, riecheggiando le critiche dei commercianti locali a questo insediamento. Ragionamenti comuni a molti visitatori ma che non hanno impedito loro, e a migliaia di altre persone di concentrarsi qui. A mezzogiorno la distribuzione del finger food che, in dialetto, sarebbero gli “spuncioti”. Complice l'assenza del bar i camerieri sono stati letteralmente presi d'assalto, tanto che, dall'uscita della cucina, non riuscivano a percorrere più di pochi metri prima di ritrovarsi con i vassoi vuoti e dover tornare a fare rifornimento. Poi, però, tutti a casa, per il pranzo. E al pomeriggio, col mago Casanova e Cristina Chiabotto a dare spettacolo, il Clodì ha fatto il bis.
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