Clinica Torre Eva, convenzione sotto accusa

La Torre di vetro nuova fiammante si chiama Eva, si trova sul Terraglio (zona Aev), poco distante dall’ospedale dell’Angelo e ospita una clinica medica privata che nel maggio dell’anno scorso è stata inaugurata e pochi mesi dopo ha ottenuto una convenzione con l’Asl 12 per il «trasferimento e trattamento di pazienti della clinica Torre Eva ed alla cessione dei farmaci di fascia H per fornitura ospedaliera». Lo afferma il sindacato Cobas Sanità di Venezia, sostenendo che «Torre Eva offre ambulatori diagnostici d’eccellenza ed operazioni di chirurgia plastica ed oculistica. È stata autorizzata all’esercizio dal Comune di Venezia poco prima della convenzione con l’Asl 12» in base alla quale «qualora si presentasse la necessità, si garantisce al paziente della clinica privata di Torre Eva la prosecuzione dell’assistenza sanitaria nell’ospedale per acuti dell’Angelo di Mestre».

E per quanto riguarda l’utilizzo delle ambulanze Suem, il Cobas veneziano rivela che nella convenzione firmata con l’Asl 12 si legge: «viene fatto tassativo divieto nei casi in cui si presenti l’incombenza di trasferire il paziente presso la struttura dell’Angelo di utilizzare i mezzi del Suem 118; prevedendo invece al successivo articolo nei casi esclusivamente di urgenza ed emergenza, occorsi entro le 48 ore successive all’intervento, restano invece garantite le funzioni e le prerogative del Suem 118».

Preoccupata per le conseguenza di questa convenzione, la segreteria provinciale di Cobas Sanità chiede alla dirigenza dell’Asl 12: «quando è stata riconosciuta come struttura privata preaccreditata la clinica Torre Eva? Qual è il significato di questa strana collaborazione e come si concilia con la chiusura del Punto Nascite di Villa Salus e con la contrazione dei posti letto del Policlinico San Marco, strutture storiche realmente accreditate e di eccellenza nel nostro territorio?».