Clinica privata Sel: «Le larghe intese rovinano Jesolo»
JESOLO. La clinica privata in Pineta scatena lo scontro a Jesolo. La maggioranza difende la variante che consentirà di costruire questa struttura dedicata agli sportivi. Intanto Sinistra Ecologia e Libertà (Sel), con Salvatore Esposito (nella foto), si scaglia contro la giunta. «70.000 metri cubi di cemento in zona Pineta», dice Esposito, «che dovrebbero essere realizzati grazie alla variante edilizia approvata da un Consiglio convocato con strana fretta e sollecitudine il 27 dicembre. Questo uno dei chiari motivi del vergognoso accordo, adottato anche a livello nazionale, con cui i principali partiti Jesolani hanno dato vita alla coalizione di ''larghe intese''. In un solo colpo , con la costruzione di una clinica costoro riescono ad affossare la sanità pubblica, rendendo nei fatti inutile l'ospedale di via Levantina, e a snaturare una zona di pregevole valore ambientalistico e paesaggistico con un'enorme quantità di cemento. E 40.000 metri cubi di costruzioni ''residenziali'' cosa c'entrano con i 30.000 di questa clinica che un domani avrà magari anche un ''convenzione'' pubblica che potrebbe assorbire larga parte delle già scarse risorse pubbliche? Le ''larghe intese'' giustificano lo smembramento dell'ospedale Jesolano e domani potrebbe essere giustificata anche la sua chiusura».
Il nuovo centro destra, con Gino Pasian, Mirco Crosera e Giacomo Vallese difende l'operazione. «Le rassicurazioni del sindaco», dicono, «che l ' ospedale di Jesolo non sarà ridimensionato, la cessione gratuita di un campo da rugby che da proprietà privata passa a uso dei nostri concittadini, la sistemazione di tutti i marciapiedi e l'illuminazione pubblica della zona Pineta, la costruzione di una clinica privata che porterà comunque vantaggi e lustro alla nostra città. Tutto ciò frutto di un lavoro di squadra del gruppo Pdl-Ncd che non ha esitato a dare il giusto e pieno apporto a tutta la giunta». (g.ca.)
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