Clienti non pagano il conto Il video dei “furbi” sul web
MARCON. Cena completa, sigaretta e fuga senza pagare. Al pub birreria "Al Toro" questo schema è divenuto consuetudine per troppi clienti, almeno due gruppi al mese. Da martedì scorso, però, qualche cosa è cambiato. Stefano Stevanato, titolare della pizzeria birreria di Comello oltre che di un altro locale a Marcon, esasperato, ha deciso di passare all'azione. Così, dopo che quattro ragazzi al termine della partita di Champions della Juventus sono usciti a fumare per poi fuggire senza onorare il conto di circa 50 euro, ha deciso di postare sulla propria pagina facebook le loro immagini riprese dalle telecamere di sicurezza posizionate all'esterno di "Al Toro". Risultato? Sorprendente. Già mercoledì Stevanato ha ricevuto una telefonata anonima, con la quale venivano indicati i nomi dei "fuggitivi". In un attimo, sempre tramite facebook, l'esercente ha contattato uno dei quattro il quale, spiega lo stesso Stevanato, «s'è ampiamente scusato adducendo varie scuse e ha assicurato che il giorno dopo sarebbe venuto a pagare per tutti». Ieri, puntuale, il conto è stato saldato mentre il video è già stato rimosso mercoledì. «Tante persone non si rendono conto di quanto faticoso sia gestire un locale», spiega l'esercente, che aprirà altri due attività con il marchio "Al Toro" a Jesolo e a Silea, «Noi abbiamo tantissimi clienti e lavoriamo moltissimo. ma sempre più persone cercano di fare le furbe. In media due volte al mese qualche gruppo mangia e poi, fingendo di fumare una sigaretta, scappa via. Con questo scherzo», continua Stevanato, «perdo circa 2mila euro all'anno. Bisogna tenere conto che qui ci sono 25 dipendenti che danno da vivere alle proprie famiglie. In questo modo si fa del male soprattutto a loro».
Martedì sera, dopo la partita della Juventus, si è ripetuta la stessa cosa. «Quattro ragazzi sono usciti e se ne sono andati senza pagare», racconta l'esercente «e in questi casi, quando uno se ne va senza pagare non si può fare molto. La denuncia contro ignoti non porta niente e a volte queste azioni costano più del conto che è rimasto in sospeso. L'altra sera, esasperato, ho deciso di postare il video dei ragazzi sulla mia pagina facebook mentre fumavano all'esterno prima di andarsene, per cercare di individuare il gruppo. E ho raggiunto l'oboettivo. Sono pronto a rifarlo ancora».
Gianluca Codognato
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