Clienti attirati nel bordello con inserzioni fasulle

Sul sito si promettevano ragazze giovani e bellissime, in realtà nell’alloggio di via Catullo si prostituiva solo una quarantenne cinese. Arrestata la tenutaria
Di Carlo Mion
- Lucciola in alloggio
- Lucciola in alloggio

Il tariffario variava da un minimo di cinquanta euro a cifre che si aggiravano anche attorno ai 400 euro. E poi quelle ragazze mostrate sui siti e nelle inserzioni pubblicitarie sui giornali per reclamizzare l’attività che si svolgeva in quell’appartamento di via Catullo alla Bissuola. Soldi e bellezza delle ragazze facevano sognare i clienti che cercavano sesso a pagamento. In realtà, l’offerta della casa d’appuntamenti chiusa dai carabinieri di Mestre, gestita da una cinese, valeva ben poco. A prostituirsi sempre la stessa donna di quasi quarant’anni lontana, nelle fattezze, dalle ragazze mostrate. Insomma una mezza truffa per i clienti che arrivavano da mezzo Veneto per provare emozioni esotiche. L’operazione si è conclusa con l’arresto di Z.S., 44enne, cinese, e al contestuale sequestro di 400 euro in contanti oltre che di diverso altro materiale utilizzato per l’attività di prostituzione.

L’operazione è stato il frutto di un’attività investigativa effettuata mediante un attento monitoraggio degli annunci erotici online, la raccolta di segnalazioni dei residenti che notavano un sospetto via vai dall’appartamento e prolungati servizi di osservazione, controllo e pedinamento.

Una serie di annunci sui giornali e online quindi sulle generose prestazioni di una massaggiatrice cinese in zona Bissuola che hanno insospettito i militari dell’Arma che hanno iniziato una serie di accertamenti attraverso l’analisi dei flussi telefonici sull’utenza segnalata nell’annuncio e lunghi servizi di appostamento in via Catullo, dove in qualsiasi ora della giornata giungevano nell’appartamento al secondo piano, clienti di ogni età ed estrazione sociale. Di lì a poco i sospetti sono divenute certezze, tant’è che i carabinieri del Nucleo Operativo hanno fatto irruzione sorprendendo la quarantenne cinese mentre consumava la prestazione con un cliente di mezz’età. All’interno dell’appartamento la sfruttatrice che incassava dai clienti il danaro all’ingresso secondo un tariffario.

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